Per gli italiani ora è il lavoro flessibile il nuovo sogno
Altro che salari alti e un ufficio tutto per sé, oggi tra le principali esigenze dei lavoratori italiani c’è la flessibilità. Un aspetto che fino a qualche anno fa riceveva ben poche preferenze. E’ ciò che emerge dall’ultimo studio condotto dalla Global Workspace Survey di IWG.
Ma cosa si intende con lavoro flessibile?
Con l’espressione lavoro flessibile si indica la modalità di lavoro che permette ai dipendenti di adattare parzialmente la giornata lavorativa ai propri impegni personali. “Godere di una certa flessibilità – spiega Carola Adami, amministratore delegato di Adami & Associati – significa dunque poter lavorare all’infuori dei tipici orari di lavoro e lontano dalla sede aziendale, attività che ovviamente vengono incentivate dalle nuove tecnologie”.
Rispetto ad altri Paesi, però, l’Italia continua a essere piuttosto perplessa nei confronti del lavoro flessibile. Da parte loro, i dipendenti italiani non hanno dubbi: l’86% degli intervistati afferma che privilegerebbe certamente un’offerta di lavoro che contempli la flessibilità di fronte a un’altra similare ma senza quest’ultima caratteristica. A frenare sarebbero le imprese: stando al 73% degli intervistati, l’implementazione di politiche volte alla flessibilità viene rallentata proprio dalla mentalità tradizionalista dei vertici aziendali. Molte realtà temono ancora che una maggiore flessibilità possa intaccare la produzione, e ancora di più la cultura aziendale.
Il fenomeno, però, è ormai diffuso, e anche le ultime resistenze sono destinate a cedere: per il 70% dei rispondenti il lavoro flessibile rappresenta la normalità, laddove più del 50% degli intervistati spiega di lavorare lontano dalla sede aziendale per almeno metà delle ore settimanali. E ancora: l’86% dichiara comunque di lavorare in aziende che hanno già adottato politiche di flessibilità o che sono in procinto di farlo.
Il futuro, dunque, sembra tracciato. Le aziende che intendono attirare i migliori talenti dovrebbero mettere in conto, accanto all’offerta di posizioni di prestigio e alla possibilità di avanzamento di carriera, anche la predisposizione di una sempre maggiore flessibilità.