Pensione di cittadinanza: bassa e per pochi, anziano single e in affitto prenderebbe 76 euro
L’attuale meccanismo della Pensione di Cittadinanza esclude di fatto dal beneficio la maggioranza della platea dei pensionati. Lo denuncia la Uil, attraverso una sua indagine sull’integrazione destinata agli anziani con più di 67 anni in difficoltà economica.
Secondo il sindacato, i percettori di pensione minima o di assegno sociale, privi di altri redditi, verranno esclusi poiché il reddito annuale, integrato con le maggiorazioni sociali, risulta superiore al limite imposto per l’accesso alla Pensione di Cittadinanza. Come, ad esempio, nel caso del pensionato single che riceverebbe il beneficio solamente se è in affitto. Beneficio, comunque, non superiore ai 76 euro mensili.
Non solo. A parità di importo, la Pensione di Cittadinanza, priva di una curva di salvaguardia, fa sì che un pensionato che percepisca un assegno frutto di anni di contribuzione disponga, al netto delle tasse di un reddito inferiore del 6% rispetto ad un pensionato che beneficia della Pensione di Cittadinanza. “Una chiara distorsione del sistema previdenziale dovuta a un meccanismo che penalizza chi ha versato di più, un implicito incentivo all’evasione contributiva o a fenomeni di imprevidenza”, conclude la Uil.