Lavoro: entro il 2030 la richiesta di soft skill sociali ed emotive aumenterà del 22% in Europa
Un futuro in mano ai robot? Pura fantasia dicono i datori di lavoro intervistati per la ricerca «Humans Wanted: Robots Need You» di ManpowerGroup.
Un numero mai così alto di aziende (l’87%) ha pianificato di aumentare o mantenere la sua forza lavoro per il terzo anno consecutivo come effetto dei processi di automazione adottati all’interno. L’84% dei datori di lavoro interpellati prevede interventi che mirino allo sviluppo di nuove competenze per i propri dipendenti per il 2020. La trasformazione e lo sviluppo delle competenze è quindi il nuovo must.
E le competenze da acquisire non sono solo tecniche, ma soprattutto trasversali o soft, che si confermano come le più difficili da insegnare. La ricerca fa emergere difatti come i candidati, ad esempio, che dimostrano di possedere maggiori capacità comunicative, cognitive o creative hanno maggiore possibilità di successo nel corso della propria carriera. Da qui entro il 2030, la richiesta di soft skill sociali ed emotive, aumenterà del 22% in Europa. Perciò tassello fondamentale nella Talent Strategy delle aziende diventano oggi le soluzioni che prevedono l’utilizzo di strumenti quali assessment, big data e analisi predittiva della performance per definire le competenze complementari, identificare i punti di forza e aiutare i collaboratori a costruire un percorso professionale più chiaro.
“Dobbiamo sfatare il mito dei robot come minaccia dei lavoratori”, ha affermato Riccardo Barberis, Amministratore Delegato di ManpowerGroup. “Non possiamo fermare l’evoluzione tecnologica, ma la nostra responsabilità è piuttosto quella di individuare le migliori soluzioni per integrare il lavoro umano con quello delle macchine. Per questo diventa sempre più importare attrarre e scegliere i Talenti in possesso delle competenze soft più adatte e che siano in grado di valorizzare al meglio il lavoro delle macchine. L’assessment è lo strumento più prezioso per comprendere il potenziale umano e destinare le persone al ruolo per cui sono più adatte. L’utilizzo di strumenti scientifici aumenta la probabilità di scegliere la persona giusta per il ruolo più adatto dal 50% a più dell’80%. Con questa convinzione abbiamo deciso di potenziare i servizi di assessment attraverso la creazione di un nuovo Assessment Lab che, siamo certi, contribuirà a fornire un supporto decisivo alle aziende nella individuazione delle risorse professionali i ruoli per cui sono richieste”.