Credito al consumo: crescita a ritmo più sostenuto, rallentano i prestiti personali
I flussi di credito al consumo crescono a un ritmo più contenuto nei primi nove mesi del 2018 (+6.3%) e questo per effetto del rallentamento dei prestiti personali. Questo quanto emerge dalla 45esima edizione dell’Osservatorio sul Credito al Dettaglio realizzato da Assofin, CRIF e Prometeia secondo cui il mercato sconta il deciso rallentamento della crescita delle erogazioni di prestiti personali: (+4.5%, rispetto a quelle double digit dei due anni precedenti), dovuto alla modesta evoluzione dei nuovi prestiti. A trainare l’attività complessiva i finanziamenti finalizzati – dice il report – sia quelli destinati all’acquisto di autoveicoli e motocicli (+9.0%) sia quelli destinati all’acquisto di altri beni e servizi (appartenenti a settori quali arredo, elettronica ed elettrodomestici e altri beni e servizi finanziabili, tra i quali impianti per la casa, spese mediche, palestre e tempo libero, etc.), in crescita del +11.8%, dopo il calo del 2017. Nello specifico sono i finanziamenti destinati ad acquisti di elettrodomestici ed elettronica di consumo a mostrare la crescita più elevata (+20.2%), grazie anche all’impulso proveniente da prodotti innovativi e promozioni.
I mutui immobiliari
Crescita stabile nei primi 9 mesi del 2018 le erogazioni di mutui immobiliari alle famiglie consumatrici con finalità di acquisto (+5% i flussi finanziati, +4.4% il numero dei nuovi contratti stipulati). Tornano invece su valori appena positivi i mutui di surroga (+0.5% i flussi), ma tale miglioramento rappresenta un effetto statistico di rimbalzo dopo il minimo relativo segnato nel 2017. Il ricorso del¬le famiglie consumatrici a operazioni di rinegoziazione del mtuo in essere con le banche eroganti al fine di contenere l’incidenza del servizio del debito ha proseguito nel trend di riduzione.
Le prospettive per fine 2018 e il biennio 2019-2020
Infine il documento analizza le previsioni per i prossimi due anni che indicano come i flussi di credito alle famiglie continueranno a crescere, sebbene a ritmi gradualmente più contenuti. Dopo un triennio di crescita a doppia cifra, i flussi di crediti al consumo dovrebbero chiudere il 2018 con un aumento più contenuto rispetto al 2017, per poi rallentare ulteriormente nel biennio successivo. In particolare, la dinamica si riallineerà gradualmente a quella dei consumi durevoli, per i quali si fa maggiormente ricorso al credito. Le erogazioni di mutui immobiliari, invece, torneranno a crescere lievemente a fine 2018 per l’aumento dei nuovi mutui, grazie ai prezzi degli immobili ancora contenuti e ai tassi di interesse ancora bassi. I ritmi di crescita delle erogazioni complessive aumenteranno ulteriormente nel 2019 in quanto l’aumento del reddito disponibile delle famiglie favorirà un maggiore ricorso ai prestiti per finanziare l’acquisto di abitazioni, mentre dal 2020 l’aumento atteso dei tassi di mercato e di quelli sui nuovi mutui potrebbe contribuire al rallentamento della domanda.
Infine, il contesto operativo diventerà via via più complesso a causa delle pressioni regolamentari e della crescente competizione da parte delle FinTech, che stimolerà l’accelerazione del cambiamento del modello di servizio e nuovi investimenti in tecnologia. In questo scenario di mercato si scorgono condizionamenti dovuti alle tensioni sul debito sovrano italiano e alla maggiore incertezza sulle prospettive economiche percepita dagli operatori e dalle famiglie.