Rc auto: le regioni (non solo al Nord) che rischiano aumenti dall’introduzione della tariffa unica
Non solo le regioni del Nord Italia. I possibili incrementi derivante dall’introduzione della “tariffa rc auto unica” colpirebbero anche le regioni più piccole del Meridione come Molise e Basilicata. Lo rivela uno studio sui premi pagati in Italia condotto dal Codacons.
Oggi il premio medio Rc auto in Italia è pari a 411 euro, in aumento dello 0,5% rispetto al trimestre precedente. Le tariffe sono tuttavia estremamente diversificate sul territorio e si scopre che le polizze costano sensibilmente meno rispetto alla media non solo al Nord, ma in tutte le regioni più piccole: Basilicata e Molise compaiono infatti assieme alla Valle d’Aosta nei primi posti della classifica dove l’Rc auto costa di meno. Proprio gli automobilisti che risiedono in queste regioni quindi sono quelli che rischiano rincari dei prezzi assicurativi in caso di “tariffa unica” sul territorio.
La differenza sul fronte delle tariffe medie Rc auto tra la regione più economica (Valle d’Aosta) e quella più costosa (Campania) è pari a 237,3 euro (+80%); la regione dove su base annua le tariffe crescono di più è la Liguria (+1,2%); quella dove calano di più è la Valle D’Aosta (-1,9%).
A livello provinciale, invece, Oristano risulta essere la città dove l’Rc auto costa di meno (294,8 euro); Napoli quella più costosa (622,9 euro). La differenza di prezzo tra le due città è pari a 328,1 euro, con una maggiore spesa per gli automobilisti napoletani del 111,3%. Forbice che continua ad estendersi nonostante a Caserta e Napoli, rispettivamente il 60% e il 54% delle polizze contratte preveda la scatola nera.
Per i neopatentati la situazione è addirittura proibitiva in alcune province italiane: la città più conveniente risulta essere Aosta (517,6 euro), mentre a Prato un neopatentato deve pagare mediamente 1.077,2 euro per assicurare la propria vettura, seguita da Napoli (974,8 euro) e Pistoia (969,2 euro).