Bolletta luce e gas più salata del 15% in Italia rispetto a media d’Europa
In Italia la luce e il gas si pagano più cari rispetto alla media d’Europa. A far lievitare i prezzi sono le tasse e gli oneri di sistema che incidono per il 29% delle bollette luce e addirittura per il 40% di quelle gas. Lo rileva una ricerca realizzata da Facile.it, che invita al confronto delle tariffe per cercare di risparmiare: “Soprattutto alla luce dei possibili aumenti previsti per l’ultimo trimestre del 2018 – invita Silvia Rossi, responsabile BU energia di Facile.it – confrontare le offerte delle diverse compagnie potrebbe davvero fare la differenza per le tasche degli italiani, e consentire loro un risparmio medio stimato in 70 euro annui per il gas e addirittura 130 euro per l’energia elettrica”. Tra bollette dell’energia elettrica e del gas, nell’ultimo anno gli italiani hanno pagato in media quasi 1.600 euro, una spesa importante che spesso incide notevolmente sul bilancio delle famiglie.
In Italia prezzi più alti del 15%
Secondo i dati raccolti, i prezzi di luce e gas in Italia sono più alti del 15% rispetto alla media d’Europa. Se si applicassero le tariffe medie europee si risparmierebbe 240 euro l’anno.
Energia elettrica
La spesa media relativa alla bolletta dell’energia elettrica in Italia, considerando un consumo medio di circa 2.700 kWh ed un potenza impiegata 3 kW, è pari a 537 euro. In questo caso, applicando la tariffa ricavata dalla media dei valori europei, il peso della bolletta elettrica italiana si alleggerirebbe di circa il 10%, con una riduzione intorno ai 55 euro l’anno. Il risparmio sarebbe equivalente a quasi 60 euro l’anno, se si applicasse in Italia la tariffa dell’energia elettrica della Francia o addirittura supererebbe i 100 euro se le tariffe italiane fossero uguali a quelle della Grecia. Di contro, se si applicassero nel paese le tariffe spagnole la bolletta annuale aumenterebbe di circa 100 euro; se si usassero quelle della Germania, il conto sarebbe ancor più salato, con un aumento di quasi 300 euro.
A gravare in particolar modo sul peso totale della bolletta elettrica italiana sono le imposte e gli oneri di sistema che oggi incidono in misura prossima al 29% del costo totale (fonte: Arera). Tra gli Stati europei che fanno meglio ci sono Spagna e Irlanda, dove l’incidenza di tasse e oneri sulla bolletta è pari a circa il 20%, mentre va decisamente peggio in Germania e Portogallo, dove superano il 50% o in Danimarca, dove tali costi arrivano a rappresentare quasi il 68% della bolletta (fonte: Eurostat).
Gas
Dati ancor meno incoraggianti emergono dall’analisi della bolletta del gas. Considerando nuovamente come parametro di riferimento il consumo medio di una famiglia-tipo italiana (1.400 mc l’anno), il costo sostenuto è pari a circa 1.050 euro. Se la tariffa fosse quella ricavata dalla media dei valori europei, la bolletta costerebbe intorno al 18% in meno, con un risparmio annuo di circa 185 euro. Dati alla mano, l’Italia è tra i paesi europei con il costo unitario del gas più alto; se si applicassero le tariffe della Germania, ad esempio, l’alleggerimento della bolletta italiana sarebbe di quasi 150 euro l’anno, mentre con i costi del gas rilevati nel Regno Unito alle famiglie italiane rimarrebbero in tasca quasi 350 euro. Andrebbe decisamente peggio, però, se le tariffe italiane fossero uguali a quelle della Svezia; i costi lieviterebbero di oltre 600 euro in un anno.
Anche per il gas il peso delle tasse e degli oneri di sistema non agevola l’Italia, dove oggi queste voci arrivano ad incidere per circa il 40% sul totale della bolletta (fonte: Arera). Fra gli Stati dell’Unione presentano valori più alti solo Svezia, Romania, Olanda e Danimarca, dove il peso di tasse e oneri supera ampiamente il 40%. Peso percentuale più contenuto, invece, in Paesi come Germania e Francia (circa 25%) e Spagna (20%) (fonte: Eurostat).