Pensioni: il governo estende l’Ape social ad altre 4 categorie
Si amplia la platea dell’Ape social. Le categorie di lavori gravosi da esentare dall’aumento dei requisiti per la pensione, che scatteranno a partire dal 2019, sono salite a 15 dalle 11 precedenti. Le quattro categorie inserite sono: operai e braccianti agricoli, addetti alla pesca, siderurgici di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro. E’ questa la principale novità presentata dal governo nel pacchetto previdenza da 300 milioni che sarà inserito nella legge di bilancio su cui ai principali sindacati è stato chiesto di formalizzare la loro condivisione.
Questo allargamento dell’Ape social potrebbe non essere l’ultimo. Il governo ha infatti confermato la volontà di istituire una Commissione tecnica di studio che rilevi la gravosità delle occupazioni, anche in relazione all’età anagrafica dei lavoratori, così da individuare altre mansioni per cui potrà essere esteso ulteriormente l’Ape social. I lavori della Commissioni, che vedranno la partecipazione anche delle parti sociali, dovranno concludersi entro il 30 settembre 2018.
I sindacati hanno espresso pareri discordanti sul capitolo pensioni inserito nella manovra. In particolare, la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, ha parlato di “occasione persa”, esprimendo un “giudizio di grande insufficienza sulla proposta del governo sulla previdenza”. Per questo, il sindacato ha indetto per il prossimo 2 dicembre una giornata di mobilitazione nazionale.