Boom inflazione Usa porta tassi Treasuries a 2 anni a record dal 2008. Fed verso stretta di 75 punti base?
Occhio al trend dei tassi sui Treasuries Usa, nella settimana in cui la Fed di Jerome Powell annuncerà la propria decisione sui tassi, dopo il dato sull’inflazione Usa diramato lo scorso venerdì.
L’indice dei prezzi al consumo di maggio ha confermato ciò che gli ivestitori paventavano di più: ovvero che l’inflazione, negli Stati Uniti, non ha toccato il picco. La cattiva notizia si è aggiunta al panico scatenato dalla Bce di Christine Lagarde che, oltre a mostrarsi più hawkish sul fronte tassi, non ha fornito alcuno scudo anti-spread, mandando in tilt l’azionario e il mercato dei debiti sovrani dell’area euro, Italia in primis.
Il timore, sull’arrivo di una stagflazione nel mondo, ha messo KO i mercati, facendo volare i tassi dei titoli di stato.
In particolare, i tassi sui Treasuries Usa a 10 anni sono schizzati fino a un passo dal 3,2%, al 3,165%, e quelli a due anni, fino al 3,065%, al record dal 2008, in vista dell’ennesimo rialzo dei tassi atteso per questa settimana, con il Fomc – il braccio di politica monetaria della Federal Reserve- che si riunirà domani 13 giugno per annunciare la propria decisione sui tassi mercoledì 14 giugno.
All’inizio di maggio, la Fed ha alzato i tassi di 50 punti base, nel range compreso tra lo 0,75% e l’1%.
Nelle minute relative alla riunione del Fomc, è emerso successivamente che “la maggior parte dei partecipanti ha rilevato che ulteriori rialzi dei tassi di 50 punti base sarebbero appropriati nei prossimi due meeting”.
Ma dopo il dato sull’inflazione di venerdì scorso, che ha indicato un aumento al tasso dell’8,6% dopo il +8,3% di aprile, c’è anche qualcuno che inizia a scommettere su una stretta di 75 punti base.