FED pronta a tutto per abbassare le pressioni inflazionistiche, ecco la view di IG
“A nostro avviso gli scenari che saranno votati in questa due giorni di meeting dai banchieri centrali statunitensi sono: continuare con il sentiero prefissato per giugno con un aumento di 50 bps utilizzando toni molto da falco per le prossime riunioni con possibili aumenti di 75 bps in caso di mancato allentamento delle pressioni inflazionistiche, essere falchi da subito rialzando il costo del denaro di 75 bps portandoli al nuovo range di 1,50%-1,75%”, afferma Filippo Diodovich, senior market strategist di IG Italia, in vista dell’appuntamento con la Fed di domani, quando annuncerà le decisioni di politica monetaria.
Tenendo conto dei dati sull’inflazione e sulle aspettative di inflazione Ig si attende che lo scenario di un aumento significativo del costo del denaro negli Stati Uniti sia al momento quello più probabile (incremento di 75 punti base a 1,50%-1,75%”. A differenza dell’inflazione in Europa dominata dalle dinamiche dell’offerta, spiega Diodovich, negli Stati Uniti le pressioni arrivano sia dall’offerta che dalla domanda. Al momento la priorità della banca centrale è tornare ad avere il controllo sull’inflazione, perso negli scorsi mesi a causa di errori di valutazione da parte dei banchieri centrali del FOMC sulla temporaneità delle pressioni inflazionistiche.