A Piazza Affari giornata dominata dalle trimestrali: rush di Nexi e CNH, al tappeto Poste
Giornata ricca di trimestrali per Piazza Affari con l’arrivo anche dell’annuncio dell’IPO di Iveco a inizio 2022. In generale sui mercati azionari è stata una giornata tranquilla dopo il sell-off di ieri a Wall Street in scia all’acuirsi delle pressioni inflattive con cpi balzato a ottobre ai massimi dal 1990. Una buona notizia è arrivata dalla Cina con un altro pagamento da parte di Evergrande, con il gigante immobiliare cinese che è riuscito ancora una volta a evitare il default.
L’indice Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,26% a 27.633,20 punti. Protagonista di giornata CNH (+4,4%) che ha annunciato lo spin-off di Iveco che sarà quotata a Piazza Affari il prossimo 3 gennaio. Tra i maggiori titoli di Piazza Affari si segnala l’oltre -1,5% di Poste Italiane che ha riportato nel terzo trimestre un utile netto in crescita del 13,6% a 401 milioni e ricavi a 2,8 mld (+7,3%). Il gruppo postale ha migliorato l’outlook e adesso prevede un utile netto 2021 a 1,3 mld.
In buon rialzo oggi Generali (+0,7% a in area 19,15 euro) che nei primi 9 mesi 2021 ha riportato un utile netto in crescita del 74% a 2.250 milioni. A metà dicembre è atteso il nuovo piano.
Seduta scintillante per Nexi (+4,3%) che ha riportato nei primi nove mesi del 2021 ricavi consolidati di Nexi+Nets a €1,638 miliardi, in crescita del 9,6% su base annua. Nel terzo trimestre i ricavi si sono attestati a € 598,9 milioni, in rialzo del 10,1% su base annua. L’ebitda consolidato di Nexi+Nets è stato pari a €762,9 milioni nei primi nove mesi dell’anno, in rialzo del 12,3% a/a; nel terzo trimestre l’ebitda si è attestato a €316,7 milioni, +14,6% a/a. Nexi ha confermato inoltre l’ambition consolidata per il 2021 e prevede una crescita dei ricavi pari a circa il 10% a/a nel 2021; una crescita dell’ebitda tra l’11% e il 13% a/a nel 2021.
Di contro è affondata Interpump con quasi -8% all’indomani dei conti trimestrali. Intanto oggi la controllata Reggiana Riduttori ha acquisito il 100% di Berma, società mantovana che produce riduttori specificamente progettati per tappeto trasportatore e dispositivi di dispersione, utilizzati per lo spargimento di fertilizzanti biologici solidi. L’enterprise value pattuito è pari a 32 milioni di euro oltre a numero 29.598 azioni Interpump Group (prelevate dalla riserva azioni proprie).