Prysmian: risultati dei primi nove mesi del 2021 in forte recupero, confermata guidance 2021
Prysmian ha chiuso i primi 9 mesi del 2021 con ricavi di gruppo pari a 9.294 milioni di euro registrando una variazione organica del +11,4% rispetto pari periodo del 2020, escludendo il segmento Projects 2 , evidenziando un forte recupero in tutti i Business e in pressoché tutte le geografie. La solidità del trend di crescita dei ricavi è tale da superare anche i livelli del pre-pandemia, con una variazione organica del +1,5% rispetto ai primi nove mesi del 2019. Tale tendenza trova ulteriore conferma nella accelerazione registrata nel terzo trimestre 2021, quando la variazione organica dei ricavi è ammontata a +13,2% sul corrispondente periodo 2020.
L’Ebitda Adjusted registra una crescita del 12,1% a 725 milioni. Il rapporto sui ricavi è risultato pari al 7,8%, equivalente al 9% considerando il prezzo dei metalli agli stessi livelli del 2020, in crescita rispetto all’8,6% dell’anno precedente. In particolare, l’Ebitda Adjusted del segmento Energy ha superato i livelli del pre-pandemia, confermando il suo fondamentale contributo alla stabilità e capacità di crescita del gruppo.
L’utile netto di pertinenza degli azionisti della Capogruppo balza del +82,1% a 255 milioni rispetto ai 140 milioni del corrispondente periodo del 2020. Negli ultimi dodici mesi il gruppo ha generato un Free Cash Flow pari a 282 milioni (escludendo 80 milioni di esborsi relativi al contenzioso Antitrust e 81 milioni relativi ad acquisizioni).
Alla luce delle considerazioni di cui sopra, il gruppo conferma la guidance 2021: per l’intero esercizio, l’Ebitda Adjusted atteso è compreso nell’intervallo di 920-970 milioni, in significativo miglioramento rispetto a 840 milioni registrati nel 2020. Inoltre, il Gruppo prevede per l’esercizio 2021 di generare flussi di cassa per circa 300 milioni ± 20% (FCF prima di acquisizioni e dismissioni).