Bce: “flessibilità fondamentale per rendimenti obbligazionari Europa periferica”
“La riunione straordinaria di oggi, focalizzata sul rischio di frammentazione economica e finanziaria dell’Eurozona, ha parzialmente deluso i mercati, già scoraggiati dalla vaghezza del meeting di settimana scorsa. Tuttavia, in assenza di indicazioni sostanziali sul nuovo strumento a cui la Banca Centrale sta lavorando, la moneta unica ha perso completamente i guadagni della mattinata. La nota positiva è che però ci potrebbe essere un ulteriore strumento oltre al reinvestimento del PEPP, che non era stato giudicato sufficiente per moderare il rialzo degli spread”. Così Michele Morra, portfolio manager di Moneyfarm, dopo il comunicato stampa della Bce al termine della riunione d’emergenza odierna.
In tal senso, anche la capacità di strumenti aggiuntivi per mitigare l’effetto del rialzo dei tassi sulla stabilità finanziaria dell’Europa periferica rimane tutta da dimostrare. “Riteniamo però che la flessibilità a cui la BCE ambisce sia un aspetto fondamentale per i rendimenti obbligazionari dell’Europa periferica, non solo grazie al contenimento diretto degli spread derivante dall’acquisto di titoli, ma anche per l’impegno stesso della Banca Centrale ad intervenire in situazioni di stress”, spiega l’esperto spiegando che “concentrare i propri investimenti in alcuni Paesi puntando sistematicamente sulla protezione della Banca Centrale rappresenta un azzardo e riteniamo dunque importante continuare a diversificare la componente obbligazionaria di portafoglio”.