Inflazione record a maggio: stangata sulle tavole degli italiani, la verdura il prodotto più caro
L’inflazione raggiunge a maggio il livello più alto degli ultimi 32 anni. L’Istat stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,8% su base mensile e del 6,8% su base annua (da +6% del mese precedente); la stima preliminare era +6,9%.
Inflazione al top dal 1990: verdura è il prodotto più caro
Il balzo dell’inflazione costerà alle famiglie italiane 320 euro in più solo per la tavola nel 2022, a causa dell’aumento dei prezzi scatenato dalla guerra in Ucraina. Così stima la Coldiretti secondo cui la categoria per la quale gli italiani spenderanno di più è la verdura che nel 2022 costerà complessivamente alle famiglie dello Stivale circa 80 euro in più – sottolinea Coldiretti -, e precede sul podio pane, pasta e riso, con quasi 60 euro in più, e carne e salumi, per i quali si spenderanno 55 euro in più rispetto al 2021. Seguono la frutta – continua Coldiretti -, pesce, latte, formaggi e uova e olio, burro e grassi.
Se i prezzi per le famiglie corrono l’aumento dei costi colpisce duramente l’intera filiera agroalimentare a partire dalle campagne dove – continua la Coldiretti – più di 1 azienda agricola su 10 (11%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben circa 1/3 del totale nazionale (30%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dell’aumento dei costi di produzione, secondo il Crea. In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio.
Una sciagura per le tasche dei consumatori il dato di oggi sull’inflazione che deve portare il Governo ad adottare provvedimenti urgenti a tutela delle famiglie e del loro potere d’acquisto. Lo afferma Assoutenti. “I prezzi dei prodotti alimentari registrano a maggio una impennata record, aumentando del +7,4% rispetto allo scorso anno e addirittura del +1,2% in un solo mese – spiega il presidente Furio Truzzi – Questo significa che una famiglia, solo per mangiare, deve mettere in conto una maggiore spesa in media pari a +554 euro annui”. “Siamo in presenza di un vero e proprio allarme destinato purtroppo ad aggravarsi nei prossimi mesi – prosegue Truzzi – Il Governo non può restare a guardare e, di fronte a quella che è una emergenza, deve adottare misure straordinarie a tutela delle famiglie e dell’economia, bloccando subito il prezzo dei carburanti e ricorrendo a tariffe amministrate per i beni primari come gli alimentari e l’energia”.