Wall Street tenta la ripresa post Powell (Fed). Petrolio azzera perdite dopo timori recessione e annunci Biden
Wall Street in rialzo, dopo la sessione negativa della vigilia, condizionata dalle dichiarazioni del numero uno della Fed, Jerome Powell.
In un’audizione al Senato Usa, Powell ha confermato “il forte impegno” della banca centrale a riportare l’inflazione Usa, che viaggia ai ritmi record degli ultimi 40 anni, ben oltre la soglia dell’8%, al target del 2%. Allo stesso tempo il banchiere centrale ha ammesso che esiste “la possibilità ” di una recessione.
Il soft landing dell’economia, ha precisato, “è il nostro obiettivo”. Ma si tratterà, ha continuato, di un obiettivo “molto sfidante, reso significativamente più sfidante da quanto accaduto negli ultimi mesi: e qui ci riferiamo alla guerra e ai prezzi delle commodities e a ulteriori problemi che hanno colpito le catene di approviggionamento”.
Dopo il rimbalzo della sessione di martedì, Wall Street ha chiuso così negativa: il Dow Jones Industrial Average ha perso 47,12 punti o -0,15%, a 30.483,13 punti; lo S&P 500 ha ceduto lo 0,13% a 3.759,89 punti, mentre il Nasdaq Composite è arretrato dello 0,15% a 11.053,08 punti.
Ma l’azionario Usa, dopo la debolezza iniziale riportata in pre-mercato, cerca la ripresa, in un contesto in cui a dominare è la volatilità.
Pochi minuti dopo l’avvio della seduta a Wall Street, il Dow Jones sale di 146 punti circa (+0,41%), a 30.607 punti; lo S&P 500 avanza dello 0,48% a 3.778, il Nasdaq guadagna lo 0,70% circa a 11.126 punti.
I prezzi del petrolio virano in territorio positivo, dopo le perdite delle ultime ore e della vigilia, che sono arrivate a far capitolare il contratto WTI fino a -7%. Al momento, il WTI scambiato sul Nymex è praticamente ingessato a $106,27 al barile, mentre il Brent sale dello 0,15% rivedendo quota $111,86.
Hanno inciso sul trend del petrolio sia i timori sull’arrivo di una recessione che le dichiarazioni del presidente americano Joe Biden che ieri, come da attese, dopo un incontro con i vertici dei colossi petroliferi Usa, ha chiesto al Congresso Usa di approvare la sua proposta di sospendere per tre mesi la tassa federale sulla benzina.
Obiettivo: aiutare le famiglie americane, sempre più in difficoltà con i prezzi alla pompa schizzati al rialzo.
Biden ha lanciato un appello anche agli stati, chiedendo loro di sospendere le tasse statali, che viaggiano in media a 30 centesimi al gallone.
Ancora, un appello del presidente Usa è stato lanciato all’industria petrolifera, affinché raffini maggiori quantità di petrolio per aumentare l’offerta di benzina.
I tassi sui Treasuries continuano a perdere terreno, con quelli decennali che si attestano attorno al 3,08%.