Ftse Mib chiude senza verve: balzo di Eni, male Intesa e Banco
Piazza Affari non riesce a trovare la via dei rialzi nella prima seduta della nuova settimana. Dopo un avvio promettente, l’indice Ftse Mib ha fatto più volte saliscendi per poi chiudere in rosso (-0,05% a 21.343 punti). Oggi i mercati sono orfani di Wall Street che resterà chiusa per la festività dell’Independence Day. Sullo sfondo rimangono le preoccupazioni per l’inflazione e il rischio di una recessione globale. La settimana si concluderà con i dati sul mercato del lavoro statunitense di giugno, importanti per capire quanto sta resistendo l’economia Usa a un contesto più sfidante. Il rischio è che anche un riscontro positivo dalle non farm payrolls venga letto in maniera preoccupata dagli investitori, che potrebbero focalizzarsi di nuovo sul rischio di una Fed ultra-aggressiva nell’alzare i tassi anche questo mese.
A pagare dazio oggi sul parterre milanese sono stati alcuni titoli bancari (-1,85% Banco BPM; -2,4% Intesa) in scia all’indiscrezione del Financial Times secondo cui la BCE starebbe ragionando sui modi per impedire alle banche di guadagnare extra-profitti (stimati da Morgan Stanley tra 4 e 24 Mld) dal programma di prestiti a tassi agevolati lanciato durante la pandemia, una volta che la stessa aumenterà i tassi di interesse.
Molto bene invece i titoli oil con +3,65 per Tenaris e +2,4% ENI.
Debole Stellantis (-1,06%) che a giugno ha visto le immatricolazioni scendere del 14,2%, per una quota di mercato al 38,07% e a fronte di un dato complessivo nazionale in calo del 15,01%.
Focus anche su Exor (-0,46%) che acquisterà il 10% del capitale di Institut Mérieux, holding dell’healthcare della famiglia Mérieux, attraverso un aumento di capitale riservato. L’investimento di 833 milioni di euro rientra nell’ambito di un accordo di partnership a lungo termine.