Ftse Mib sprofonda ancora e chiude a -3%, tonfo di ENI
Giornata intonata al ribasso per Piazza Affari. Il Ftse Mib segna in chiusura -2,99% a 20.705 punti, sui minimi da novembre 2020. A deprimere il sentiment è l’allerta recessione sia negli Usa che in Europa. Cresce oltreoceano il timore che la Federal Reserve si mostri molto aggressiva nell’alzare i tassi anche questo mese, mettendo in affanno l’economia Usa. Dopo essere rimasta chiusa nella giornata di ieri, Wall Street oggi paga dazio con ribassi nell’ordine del 2% per S&P 500 e Dow Jones.
Sul parterre di Piazza Affari tonfo dell’8,25% per Tenaris e del 7,47% Leonardo, due dei pochi titoli che nella prima metà dell’anno avevano fatto segnare performance positive.
Tra le big -5,79% per ENI. Molto male anche Poste Italiane a -4,02%, Bper a oltre -5 per cento e Banco BPM -4,57%. Tra i titoli del risparmio gestito tonfo di quasi il 5% per Banca Mediolanum, -4,7% Banca Generali e -4% Azimut.
Si segnala poi il titolo UniCredit (-2,84%). Le indiscrezioni di Bloomberg indicano il ceo Andrea Orcel intento trovare una soluzione per la divisione russa. Orcel starebbe infatti considerando l’opzione di mettere in vendita la controllata russa attraverso una struttura che permetterebbe un suo eventuale riacquisto in seguito, a seconda delle condizioni geopolitiche e di mercato.