Piazza Affari chiude in volata, rush di Tenaris (+10%) e Stellantis (+7%)
Intonazione decisamente positiva oggi per Piazza Affari. Il Ftse Mib segna in chiusura +3,05% a 21.558 punti con gli investitori che hanno reagito bene alle minute della Fed relative alla riunione del 15 giugno, quando la banca centrale Usa guidata da Jerome Powell ha alzato i tassi di 75 punti, la stretta monetaria più forte dal 1994. I verbali hanno avallato la ferma volontà della Fed di contrastare l’inflazione e procedere a una ulteriore stretta monetaria di 50 pb o 75 pb nella riunione di luglio. A dare sponda agli acquisti sui mercati sono i segnali di debolezza dei prezzi delle materie prime che fanno sperare che forse il peggio dell’impennata dell’inflazione sia alle spalle.
In forte rialzo oggi anche le materie prime con petrolio Brent a +5% circa in area 105$ dopo i forti cali delle ultime sedute.
Sul parterre di Piazza Affari si segnala oggi il rialzo di Tenaris (+10,13% a 12,23 euro) con Jefferies che ha alzato il giudizio da hold a buy e il target price da 15,50 a 20 euro, ossia il 66% circa sopra i livelli attuali. Sprint anche per Stellantis (+7,09% a 11,998 euro) con Ubs che ha confermato la raccomandazione buy sul titolo anche se ha ridotto il prezzo obiettivo da 25 a 18,5 euro. Il nuovo target risulta oltre il 58% sopra i livelli attuali del titolo.
STM (+2,81%) ha cavalcato l’effetto Samsung che trascina al rialzo i titoli delle società attive nel settore dei semiconduttori. Il colosso sudcoreano ha annunciato di aver assistito nel trimestre compreso tra aprile e giugno a un balzo del 21% del fatturato.
Tra le banche la migliore è stata Unicredit con +6,59% circa a 11,41 euro. Il ceo della banca, Andrea Orcel, ha dichiarato in merito alla controllata russa di Unicredit che “finanziariamente sta facendo bene, ma c’è la politica’ e quindi si sta lavorando a un disimpegno progressivo. Sull’uscita del numero uno in Italia, Niccolò Ubertalli, il banchiere ha rimarcato che l’Italia è il primo mercato del gruppo e l’obiettivo è quello di sviluppare appieno il potenziale inespresso sul mercato domestico.