Bankitalia, Visco su caro energia: Pil Italia 2022-23 in contrazione in scenario avverso stop forniture
Così il numero uno di Bankitalia Ignazio Visco, nel suo intervento all’assemblea annuale dell’ABI.
“Le tensioni geopolitiche stanno avendo un impatto marcato anche sull’economia italiana che, insieme a quella tedesca, è tra quelle maggiormente dipendenti dalle importazioni di materie prime dalla Russia. Lo scorso gennaio ci attendevamo unaespansione del prodotto superiore al 3 per cento nella media del biennio 2022-23; nello scenario di base elaborato in giugno, nel quale si ipotizza che le tensioni associate alla guerra si protraggano per tutto il 2022 ma si esclude una sospensione delle forniture di gas dalla Russia, la crescita è stata rivista al ribasso, di 2 punti percentuali nel complesso del biennio, su valori prossimi a quelli dell’area dell’euro”.
Visco ha continuato, rilevando che “l’inflazione, che in giugno ha superato anche in Italia l’8 per cento (per quattro quinti a causa degli effetti diretti e indiretti dei prezzi dell’energia e dei beni alimentari), contribuisce a frenare l’espansione comprimendo in misura significativa i redditi in
termini reali, solo in parte compensati dalle misure di bilancio. In uno scenario avverso caratterizzato da un arresto delle forniture dal terzo trimestre di quest’anno, solo parzialmente sostituite da altre fonti, il prodotto
registrerebbe una contrazione nella media del biennio 2022-23, per tornare a crescere nel 2024. Al deterioramento del quadro macroeconomico contribuirebbero le ricadute dirette di tale interruzione sui settori a più elevata intensità energetica,ulteriori rialzi nei prezzi delle materie prime, un più deciso rallentamento del commercio estero, un peggioramento della fiducia e un aumento dell’incertezza”.