Produzione industriale italiana si contrae a maggio: per analisti riuscirà a fornire un contributo al Pil nel 2° trim.
Dopo tre aumenti mensili consecutivi, la produzione industriale destagionalizzata italiana si è contratta dell’1,1% a maggio, in linea con le aspettative. Il dato corretto per i giorni lavorativi è pari a +3,4% a/a (dal 3,9% di aprile). A maggio, il livello di produzione destagionalizzato è stato del 3,3% superiore ai livelli pre-Covid del febbraio 2020.
“In prospettiva, sulla base delle indicazioni provenienti dalle indagini sulla fiducia delle imprese, ci aspettiamo che la produzione industriale italiana registri un piccolo rimbalzo a giugno – commenta Paolo Pizzoli, senior economist di ING -. Il portafoglio ordini sembra bene alimentato e il livello delle scorte, pur essendo in crescita, non è ancora a livelli tali da giustificare una fase di decumulo. Se così fosse, è probabile che, a differenza del primo trimestre del 2022, la produzione industriale finisca per essere un motore di crescita dal lato dell’offerta nel secondo trimestre del 2022. Anche una lettura piatta a giugno porterebbe a un confortante aumento della produzione del 2,1% nel secondo trimestre 2022”. Attualmente ING si attende che il PIL italiano crescerà dello 0,2% nel secondo trimestre del 2022, ma non esclude sorprese positive. Per l’intero 2022, le attese della banca olandese vedono il Pil italiano crescere al ritmo del 2,9% su base annua.