Wall Street: Fed può rimanere aggressiva, futures in deciso peggioramento dopo report occupazione Usa. Nasdaq -1,42%
Immediato peggioramento dei futures sugli indici azionari Usa dopo la pubblicazione del report sull’occupazione Usa di giugno, che ha messo in evidenza una crescita di 372.000 nuovi posti di lavoro, a fronte di un tasso di disoccupazione che è rimasto invariato al 3,6%.
La crescita dell’occupazione è stata decisamente più forte di quanto atteso dagli analisti: sia gli economisti di Goldman Sachs che il consensus avevano previsto un aumento di nuovi posti di lavoro di 250.000 unità, inferiore all’aumento delle payrolls di 390.000 del mese di maggio (numero che è stato rivisto al ribasso, a +384.000 unità).
E invece ancora una volta il mercato del lavoro Usa ha mostrato tutta la sua solidità, fattore che non dovrebbe a questo punto frenare la Fed di Jerome Powell dal continuare ad alzare i tassi in modo aggressivo.
Attesa per la riunione del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, dei prossimi 26-27 luglio: si rafforza la view di un nuovo rialzo dei tassi di 75 punti base, visto che l’economia Usa non sta dando, almeno riguardo al fronte occupazionale, alcun segnale di cedimento, e vista l’intenzione di Powell & Co di rallentare la crescita dell’economia per abbattere l’inflazione galoppante.
E’ vero che l’aumento dei salari su base annua a giugno ha rallentato il passo, dal 5,3% precedente al 5,1%. Ma per la Fed è cruciale che i mercati credano nella sua determinazione a sconfiggere il boom delle pressioni inflazionistiche.
E così, alle 15 ora italiana i futures sul Dow Jones cedono mezzo punto percentuale, ovvero 150 punti circa; i futures sullo S&P 500 arretrano dello 0,85%, mentre i futures sul Nasdaq fanno peggio con una flessione pari a -1,42%. I tassi sui Treasuries a 10 anni riagguantano la soglia del 3%, salendo fino al 3,07%.