Ftse Mib debole in avvio, male Leonardo e Bper. Non fa prezzo Saipem
Intonazione ribassista in avvio le Borse europee in attesa dei riscontri in arrivo nel pomeriggio dall’inflazione USA. Il Ftse Mib segna dopo i primi scambi -0,57% a quota 21.364 punti. Ieri a tenere banco sono stati ancora i timori recessivi con il petrolio Brent che ha bucato al ribasso i 100$ con un calo daily di oltre il 7%. “Difficile attribuire un catalyst specifico al crash, al di la della constatazione che i venti di recessione stanno pesando su tutte le commodities più cicliche”, spiega Giuseppe Sersale, Strategist di Anthilia Capital Partners Sgr.
Sul parterre di Piazza Affari arranca a -2,7% il titolo Leonardo, tra i migliori alla vigilia. Banche ancora in affanno con Bper a -1,56% e Unicredit a -0,88%. Non fa prezzo in avvio Saipem che ieri ha segnato il peggior calo degli ultimi 37 anni con oltre -48%.
Oggi riflettori dei mercati tutti puntati sulla lettura dell’inflazione statunitense che dovrebbe continuare a confermare l’aumento dei prezzi (consensus +8,8% a/a a giugno dal +8,6% di maggio). Sul fronte banche centrali, Corea del Sud e Nuova Zelanda hanno entrambe aumentato i tassi di 50 punti base e si prevede che la Bank of Canada oggi alzerà i tassi almeno fino alla soglia del 2%, un livello che non si vedeva dal 2008.
Domani invece parte la stagione degli utili con le grandi banche americane che riporteranno i riscontri del secondo trimestre. “Se la performance risulterà più forte del previsto, le azioni potrebbero trovare lo spazio per riguadagnare il terreno perduto”, rimarcano gli esperti di IG.