Bce, il francese Villeroy commenta inflazione e trend euro. Prove di resistenza per il rapporto EUR-USD
“L’inflazione rimarrà elevata fino all’anno prossimo”. E’ quanto ha detto Francois Villeroy de Galhau, presidente della Banca di Francia ed esponente del Consiglio direttivo della Bce.
In un’intervista rilasciata alla radio France Info, il banchiere ha commentato anche il recente tonfo dell’euro, che è scivolato fino a un soffio dalla parità sul dollaro, scontando i timori per l’arrivo di una recessione in Eurozona.
“Si tratta di una buona notizia per l’attività (economica), visto che è qualcosa che sostiene le aziende esportatrici, ma sfortunatamente è un fattore che alza un po’ le pressioni inflazionistiche. Noi non determiniamo il tasso di cambio, ma lo monitoriamo, perchè conta per l’inflazione”.
L’euro avanza alle 14 circa ora italiana dello 0,31% circa, a quota $1,0066, in attesa della pubblicazione del dato sull’inflazione Usa, misurata dall’indice dei prezzi al consumo.
La moneta unica è capitolata di quasi -12% quest’anno, scendendo al minimo record degli ultimi 20 anni nella sessione di ieri, sulla scia della crisi energetica scatenata dalla guerra tra l’Ucraina e la Russia.
Il consensus degli analisti prevede una ulteriore accelerazione dell’inflazione, ovvero una crescita dell’indice CPI dell’8,8% su base annua, nel mese di giugno, dopo il +8,6% di maggio. Le stime sulla componente core dell’inflazione sono di un rialzo, su base mensile, pari a +0,6%, come nel mese di maggio, e in rallentamento su base annua a +5,7%.
Il dato è cruciale nel determinare le aspettative sulle prossime mosse del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, che si riunirà il prossimo 27 luglio.
Anche la Bce si appresta ad alzare i tassi, in questo caso per la prima volta in più di 10 anni, nella riunione del 21 luglio prossimo e, stando a quanto ha anticipato la numero uno Christine Lagarde, di 25 punti base.