Piazza Affari sale in attesa di Draghi, bene le banche
Partenza lanciata per Piazza Affari in scia alla chiusura molto forte di ieri di Wall Street. A trainare il sentiment degli investitori sono i buoni riscontri dalle trimestrali Usa e il calo per la terza seduta consecutiva del dollaro statunitense con i mercati che hanno ridotto le probabilità di un aumento di 100 bp del tasso della Federal Reserve a fine mese. “I mercati statunitensi sono saliti ieri poiché un numero maggiore di aziende ha superato le aspettative e anche la perdita di quasi un milione di abbonati a Netflix non è riuscita a intaccare l’umore, dato che non era così male come aveva previsto la società, oltre al fatto che si aspettava un ritorno alla crescita in questo trimestre”, argomentano stamattina gli esperti di IG.
Dal fronte macro questa mattina l’inflazione nel Regno Unito è aumentata di nuovo, salendo al 9,4%.
In Italia riflettori puntati sulla crisi di governo con Mario Draghi che stamattina alle 9:30 riferirà al Senato e alle 18:30 è previsto il voto. Nelle ultime giornate ha preso piede l’ipotesi di un governo Draghi senza l’appoggio del M5S.
L’indice Ftse Mib dopo i primi minuti di contrattazioni segna +0,41% a quota 21.784 punti. Si muovono bene anche oggi le big bancarie (+1,3% Unicredit, +1% Intesa) sostenute ieri dalle attese di una Bce più aggressiva nell’alzare i tassi e di una soluzione non traumatica della crisi di governo. In affanno invece Ferrari che cede lo 0,7%.