Non solo Fed, settimana calda sui mercati con inflazione UE e raffica di trimestrali
La settimana finale di luglio si presenta piena di importanti appuntamenti macro a cui si aggiunge l’ingresso nel vivo della stagione delle trimestrali sia a Wall Street che in Europa. Anche Piazza Affari vede iniziare la carrellata delle trimestrali con in primo piano big quali Enel, Eni, Intesa Sanpaolo e Unicredit.
Fed in primo piano
Epicentro della settimana sarà senza dubbio il meeting Fed che mercoledì sera dovrebbe partorire un nuovo aumento dei tassi di 75 punti base. Una sorpresa hawkish, ovvero un rialzo jumbo di 100 pb, sembra meno probabile dopo le dichiarazioni di diversi membri nelle ultime due settimane. Attese di una Fed meno aggressiva che hanno fatto da sponda al rimbalzo dei mercati. Powell potrebbe fornire indicazioni più dettagliate sul percorso futuro della politica monetaria, alla luce anche dei recenti dati macro particolarmente deludenti.
“Sarà importante anche conoscere la visione della Federal Reserve sull’economia Usa, sull’inflazione e sulle prossime mosse di politica monetaria”, argomenta Pietro di Lorenzo, trader professionista e fondatore di SOSTrader.
Negli USA sono in agenda diversi riscontri sul settore manifatturiero (oggi il Chicago Fed, martedì Fed Richmond e giovedì Fed Kansas City), tutti attesi registrare un ulteriore peggioramento. Giovedì focus invece sul dato preliminare del PIL del secondo trimestre, atteso dal consenso di Bloomberg in lieve crescita, anche se il modello della Fed di Atlanta si attende un calo dell’1,6% t/t.
In Europa riflettori sull’inflazione
Volgendo lo sguardo all’Europa, il dato più atteso è certamente quello sull’inflazione di luglio. La lettura preliminare è in arrivo venerdì e il consensus indica un ulteriore rialzo. In Area euro focus anche sui primi dati sul PIL del secondo trimestre delle principali economie: quello della Germania è in agenda venerdì con la possibilità che registri una crescita nulla o addirittura una contrazione.
“Continuiamo a evidenziare come l’attuale pricing dell’inasprimento della BCE appaia eccessivamente aggressivo se si tiene conto della debolezza economica, e ciò implica che esiste un equilibrio asimmetrico del rischio per EUR/USD nel breve termine quando si tratta di reagire ai dati in arrivo, poiché le possibilità di un riprezzamento accomodante negativo per l’euro sono considerevolmente più elevate”, rimarcano stamattina gli esperti di Ing.
Trimestrali: è il momento delle big tech Usa
Infine, focus sulla stagione delle trimestrali. Oltreoceano vanno in scena quasi tutte le big Tech con Alphabet, Amazon, Apple, Microsoft e Meta Platform. In Europa attesa per i conti delle big bancarie con BNP Paribas, Deutsche bank e le italiane Intesa Sanpaolo e Unicredit. A Piazza Affari focus anche sui conti di Enel ed Eni.