ENI: utile netto adj a 3,81 miliardi nel 2° trimestre, battute le attese
Secondo trimestre dell’anno in crescita per ENI. Il colosso del cane a sei zampe segna un EBIT adjusted di gruppo del secondo trimestre 2022 di €5,84 miliardi, in crescita del 13% rispetto al trimestre precedente e più che duplicato rispetto al secondo trimestre 2021, trainato dal favorevole andamento dello scenario prezzi delle commodity, dai robusti margini di raffinazione e dalla costante attenzione al controllo dei costi e alla performance operativa dei business.
Il segmento E&P ha conseguito un Ebit adjusted di €4,87 miliardi nel secondo trimestre 2022, in crescita sequenziale dell’11% e più che raddoppiato rispetto al secondo trimestre 2021, catturando appieno il miglioramento dello scenario. La produzione del trimestre è stata pari a 1,58 milioni di boe/giorno, -1% rispetto al secondo trimestre 2021. Il settore GGP ha conseguito il break-even nel secondo trimestre, per effetto della normale stagionalità del business. Il business R&M ha registrato un EBIT adjusted di €979 milioni trainato dal rialzo dei margini di raffinazione. Nonostante l’aumento dei costi delle materie prime petrolifere e l’andamento dei costi delle utilities industriali indicizzate ai prezzi del gas, il business della chimica, gestito da Versalis, ha conseguito un risultato positivo di €125 milioni nel secondo trimestre, rispetto alla perdita di €115 milioni del primo trimestre 2022, grazie alle iniziative di efficienza e di ottimizzazione dei volumi di produzione.
L’utile netto adjusted del gruppo ENI nel trimestre è di 3,81 miliardi (€7,08 miliardi nel primo semestre 2022), in miglioramento di 2,9 miliardi rispetto al secondo trimestre 2021 (+€5,9 miliardi nel primo semestre) sostenuto dal robusto utile operativo a cui si aggiunge la positiva performance delle partecipazioni valutate all’equity e la riduzione del tax rate (sostanzialmente invariato nel confronto con il primo trimestre 2022). Il consensus Bloomberg indicava un utile netto adj di 3,14 mld.