Peloton soffre il reopening, titolo tra i Winner del lockdown da Covid crolla -30% post trimestrale
Tonfo a Wall Street per il titolo Peloton, che crolla di oltre il 30%, dopo che la società di indoor cycling – che tanto successo aveva avuto con l’esplosione della pandemia Covid-19 e con le conseguenti misure di lockdown che avevano tenuto gli amanti del fitness lontani dalle palestre – ha annunciato di aver chiuso il terzo trimestre dell’anno (suo primo trimestre fiscale), con una perdita più forte delle attese. Peloton ha di conseguenza l’outlook sui risultati dell’anno fiscale intero.
Nei tre mesi terminati il 30 settembre scorso, Peloton ha sofferto una perdita netta di $376 milioni, o $1,25 per azione, rispetto all’utile netto di $69,3 milioni, o 20 centesimi per azione, del terzo trimestre del 2020.
Gli analisti avevano previsto una perdita per azione inferiore, pari a $1,07. Il fatturato è salito del 6% a $805,2 milioni dai $757,9 milioni del terzo trimestre del 2020, ma peggio degli $810,7 milioni stimati.
Sembrano finiti i bei tempi per la società tra quelle che hanno beneficiato in misura maggiore del lockdown da Covid-19 e che ora stanno pagando il ritorno alla normalità dei loro clienti grazie al reopening.
Nel 2020, anno dell’esplosione della pandemia del coronavirus, le quotazioni di Peloton erano volate del 368%. Nel primo trimestre dello stesso anno, le vendite di Peloton erano volate del 250%.
I problemi per Peloton sono stati acuiti anche dall’alert, nella primavera di quest’anno, lanciato dalla CPSC (US Consumer Product Safety Commission, Commissione sulla sicurezza dei prodotti per il consumo degli Stati Uniti).
La Commissione – agenzia governativa indipendente – aveva consigliato alle famiglie con bambini di smettere di utilizzare gli attrezzi del gigante dell’indoor cycling. L’alert era arrivato dopo l’indagine sugli attrezzi da fitness di Peloton lanciata dall’agenzia a seguito della notizia relativa alla morte di un bambino, presumibilmente a causa del treadmill.