Wall Street in rialzo dopo report occupazione. Merck paga rivalità Pfizer su pillola anti-Covid con tonfo -9%
Wall Street in solido rialzo dopo la pubblicazione del report occupazionale Usa di ottobre, che ha messo in evidenza una crescita dell’occupazione decisamente superiore alle attese degli analisti.
Non solo: i dati dei mesi precedenti sono stati rivisti al rialzo. Passate le 15 ora italiana, il Dow Jones sale dello 0,95% (più di 345 punti), a 36.468 punti; lo S&P 500 avanza dello 0,79% a 4.716 punti, mentre il Nasdaq balza dello 0,67% a 16.046 punti.
Tutti e tre i principali indici Usa si apprestano a chiudere la settimana in territorio positivo: il Dow Jones con un progresso pari a +1,3%, lo S&P 500 con un rialzo del 2,2%, il Nasdaq Composite con +3,3%.
Tornando al market mover arrivato dal fronte macroeconomico Usa, il dipartimento del Lavoro degli States ha reso noto che, nel mese di ottobre, l’economia degli Stati Uniti ha creato 531.000 nuovi posti di lavoro, meglio della crescita di 425.000-450.000 unità attesa dal consensus degli analisti.
Il dato di settembre è stato rivisto al rialzo dall’aumento di appena nuove 194.000 buste paga inizialmente comunicato a +312.000 unità.
Rivisti al rialzo anche i payrolls di agosto dal rialzo +366.000 inizialmente reso noto a +483.000 unità.
A ottobre il tasso di disoccupazione è sceso dal 4,8% al 4,6%.
I salari orari medi sono aumentati, su base mensile, dello 0,4%, o di 11 centesimi, a $30,96, balzando tuttavia su base annua del 4,9% dal 4,8% precedente, a conferma dell’acuirsi dell’inflazione (anche se, nell’annunciare il tapering, questa settimana il numero uno della Fed Jerome Powell ha rassicurato sul fatto che non si possa parlare ancora di una spirale salari-prezzi). La partecipazione alla forza lavoro è rimasta invariata a ottobre al 61,6%.
Oltre che ai solidi numeri in arrivo dal fronte occupazionale Usa, i mercati guardano anche alla notizia che vede protagonista il colosso farmaceutico Pfizer, che ha reso noto che il suo farmaco anti-Covid riduce il rischio di essere ricoverati in ospedale o morire dell’89% se assunto entro tre giorni dallo sviluppo dei sintomi. Il titolo balza di oltre +9%.
Si tratta della seconda pillola dopo quella di Merck che dimostra una forte efficacia per il trattamento del Covid al primo segno di malattia. Il titolo Merck, dopo la notizia di cui beneficia la sua rivale Pfizer, crolla di oltre il 9%.
Capitola invece il titolo Peloton con un tonfo superiore a -31%, dopo che la società di indoor cycling – che tanto successo aveva avuto con l’esplosione della pandemia Covid-19 e con le conseguenti misure di lockdown che avevano tenuto gli amanti del fitness lontani dalle palestre – ha annunciato di aver chiuso il terzo trimestre dell’anno soffrendo una perdita più forte delle attese, e di aver tagliato di conseguenza l’outlook sui risultati dell’anno intero.
Nei tre mesi terminati il 30 settembre scorso, Peloton ha sofferto una perdita netta di $376 milioni, o $1,25 per azione, rispetto all’utile netto di $69,3 milioni, o 20 centesimi per azione, del terzo trimestre del 2020. Gli analisti avevano previsto una perdita per azione inferiore, pari a $1,07. Il fatturato è salito del 6% a $805,2 milioni dai $757,9 milioni del terzo trimestre del 2020, ma peggio degli $810,7 milioni stimati.