Clima estivo sui mercati: domina l’incertezza, domani è il giorno dell’inflazione Usa. Dato clou in ottica Fed
E’ l’incertezza a dominare sui mercati europei, Piazza Affari compresa che si allontana questa mattina dai massimi a due mesi toccati ieri. Il tutto in una ottava in cui si inizia a respirare un clima estivo sui mercati, caratterizzato da una riduzione dei volumi sulle principali asset class. Quando manca qualche minuto alle 11, i listini europei si muovono in ordine sparso: l’indice inglese Ftse Mib mostra un lieve rialzo dello 0,06%, il Cac40 di Parigi è al palo e il Dax di Francoforte indietreggia dello 0,22% circa. A Milano, il Ftse Mib è invece scivolato a quota 22.713,07 punti (-0,06%).
L’attesa per inflazione (non solo Usa) domina
A farla da padrona l’attesa per l’inflazione americana in uscita domani che rappresenta il market mover di questa settimana. Intanto stanotte sarà pubblicato anche il dato sull’inflazione cinese che dovrebbe evidenziare un’ulteriore accelerazione al massimo da aprile 2020, pur restando ben inferiore ai livelli di prezzi presenti nei paesi occidentali (2,9% il consenso degli analisti raccolto da Bloomberg). E questa settimana, che è appena cominciata, deve dire ancora molto, in termini di prezzi al consumo. Le attese sono per un incremento dell’inflazione in Cina del 2,9% su base annua, mentre in Germania il consensus è intorno al 7,5%, 8,4% in Italia, quindi l’8,7% negli Stati Uniti. “Questi numeri potranno rappresentare la conferma del fatto che la narrazione attuale sui tassi di interesse, rimarrà quella attuale, ovvero persistenza di rialzo del costo del denaro, senza se e senza ma, proprio perché i prezzi al consumo non accennano a scendere”, afferma Saverio Berlinzani, analista senior di ActivTrades. “Occhi puntati anche su alcuni dati macro negli USA (come la fiducia delle piccole imprese attesa stabile) visto che il mercato continua a prezzare quasi per intero un rialzo da 75 punti base da parte della Fed nel meeting di settembre, sebbene i dati odierni difficilmente possano far cambiare atteggiamento all’istituto”, sottolineano gli strategist di Mps Capital Services.
Chi sale e chi scende sul Ftse Mib
Tra i migliori del listino milanese c’è ancora una volta Bper Banca (+3,3%) che la settimana scorsa ha presentato al mercato i conti del primo semestre. Ieri il titolo dell’istituto bancario emiliano ha incassato anche la positiva valutazione di Ubs che ha confermato il rating buy e ha rivisto al rialzo il prezzo obiettivo da 2,5 a 2,6 euro. Riviste al rialzo anche le previsioni dell’utile per azione (Eps) di Bper del 4-7% per il periodo 2022-2025. “Dopo i solidi risultati del secondo trimestre, abbiamo anche aumentato di circa l’1-3% le stime dei ricavi, principalmente grazie a una migliore progressione delle commissioni prevista del 2-4%”, segnalano ancora gli analisti della banca d’affari svizzera. Toniche anche Tim e Generali che salgono di oltre un punto percentuale. Sul fondo del Ftse MIb c’è oggi Amplifon che cede circa l’1,8%.