Eni con Total: maxi-scoperta gas a Cipro, una strada futura per guardare oltre la Russia
Mentre sui mercati la questione gas resta calda, con i futures sul gas naturale che hanno toccato un nuovo record dopo che Gazprom ha annunciato che i flussi del gasdotto Nord Stream verso l’Europa verranno interrotti per tre giorni (‘ufficialmente per manutenzione’ a fine agosto), arrivano buone notizie da Eni con la mega scoperta di gas al largo di Cipro.
La scoperta, tra i giacimenti più grandi del mondo
Alleato con i francesi di TotalEnergies, il Cane a sei zampe ha annunciato una importante scoperta di gas con il pozzo Cronos-1, nel Blocco 6, a circa 160 chilometri al largo di Cipro, in una profondità d’acqua di 2.287 metri. Il blocco è operato da Eni Cyprus con una quota del 50%. Le stime preliminari indicano circa 2,5 TCF (trilioni di piedi cubi) di gas in posto, con un significativo potenziale aggiuntivo che verrà valutato con un ulteriore pozzo esplorativo.
Il pozzo, spiega la nota, ha incontrato un’importante colonna di gas in una sequenza di roccia serbatoio carbonatica con proprietà da discrete ad eccellenti. L’intensa campagna di acquisizione dati ha evidenziato un net pay complessivo di oltre 260 metri con intervalli caratterizzati da ottima permeabilità. Sono già in corso studi di ingegneria per uno sviluppo accelerato della scoperta. Si tratta del quarto pozzo esplorativo perforato da Eni Cyprus e il secondo nel Blocco 6, dopo la scoperta a gas di Calypso-1 nel 2018. “La scoperta di Cronos-1 crea le condizioni per portare a sviluppo ulteriori potenziali volumi di gas nella regione e rappresenta una delle azioni conseguite da Eni a supporto della fornitura di ulteriore gas all’Europa”, spiega Eni.
“Si tratta di una scoperta – ha dichiarato Kevin McLachlan, responsabile esplorazioni di TotalEnergies – che contribuisce alla sicurezza energetica e fornisce ulteriori risorse di approvvigionamento di gas all’Europa”.
Le prospettive
Una scoperta da leggere positivamente in chiave prospettica visto che potrebbe essere fondamentale nell’ottica degli attuali problemi energetici, e in particolare di approvvigionamento del gas, in cui versa l’Europa. I prezzi del gas restano volatili, con la Russia che ha annunciato altra manutenzione al NordStream – una mossa vista come un’ulteriore minaccia geopolitica. Come sottolineano da “La Repubblica“, bisognerà aspettare “ancora un anno prima che la scoperta si traduca in attività industriale, ma non c’è dubbio che la scoperta aumenta le possibilità dell’Europa di affrancarsi dalle forniture russe e amplia la possibilità di diversificazione. Inoltre, conferma quanto sia diventato strategico il quadrante del Mediterraneo orientale”.
Il punto tecnico su Eni (analisti a cura di Simone Borghi)
Il quadro grafico di Eni è in via di miglioramento. Il titolo infatti sta lentamente proseguendo la fase di rimbalzo avviata da minimo annuale a 10,50 euro toccato il 14 luglio scorso. In particolare, dopo il primo tentativo fallito di superare quota 12 euro, Eni non è riuscito nemmeno venerdì a superare tale resistenza statica che ostacola dalla metà di giugno il rialzo dei corsi. In caso di superamento al rialzo in forza (volumi e volatilità) di 12 euro, il titolo potrebbe spingersi fino a una graduale risalita in area 12,8 euro, zona di prezzo dove passa anche la media mobile 200 periodi. Il ritorno sopra tale livello potrebbe migliorare il sentiment di mercato sul titolo. Al ribasso, invece, la rottura del supporto a 11,28 euro potrebbe confermare la fase di correzione e la formazione di un pattern grafico chiamato “doppio massimo”.
In analisi tecnica, con doppio ,assimo si intende una formazione grafica dei prezzi che mostra due massimi di rilievo in questo caso 12 euro. Si forma alla sommità di un trend rialzista. La figura, tipicamente, ha un minimo centrale in questo caso in zona 11,28 euro. Se dopo il secondo massimo, il prezzo scende fino a superare il minimo di cui sopra, la figura del doppio massimo si completa, e il trend diventa ribassista. Per calcolare il target di prezzo della figura bisogna misurare l’altezza tra la resistenza (12 euro) e supporto formato dai due massimi (11,28 euro) e proiettarlo al ribasso. In questo caso il target di prezzo coincide con l’area di minimo annuale di Eni quindi zona 10,50 euro.