Sprint di Piazza Affari: chiusura a quasi +3%, Exor e Banco BPM in testa al Ftse Mib
Finale di settimana a spron battuto per i mercati che hanno accelerato al rialzo dopo i riscontri arrivati dal mercato del lavoro Usa. A Milano il Ftse Mib segna in chiusura +2,91% a quota 21.921 punti. Il rallentamento della creazione di posti di lavoro (+315 mila dai +528mila precedenti) e soprattutto l’aumento a sorpresa della disoccupazione al 3,7% hanno alimentato le aspettative di una Fed più cauta nell’alzare i tassi. “I mercati hanno assimilato l’aumento della disoccupazione come un primo segnale di indebolimento dell’economia statunitense che indurrà la FED ad abbassare i tassi di interesse nel futuro per evitare una recessione”, argomenta Federico Vetrella, Market Strategist di IG Italia, che vede comunque la Fed continuare ad agire aggressivamente sui tassi di interesse nel breve termine fino a che non registrerà un consistente allentamento dell’inflazione.
Tra i singoli titoli del Ftse Mib si segnalano i balzi di CNH (+4,64%) e Banco BPM (+5,2%), con quest’ultima che ha guidato la prepotente avanzata delle banche (+3,15% Unicredit, +2,62% Intesa) a meno di una settimana dalla Bce e con gli analisti di Citigroup che vedono la possibiltà di ben due rialzi jumbo da 75 pb consecutivi per contrastare l’inflazione.
Miglior titolo di giornata è stato Exor con oltre +6%. In forma anche ENI (+3,07%) dopo le difficoltà dei giorni scorse legate al ricalcolo della tassa sugli extraprofitti.