Riforma del mercato e tassa sugli extraprofitti: la ricetta dell’Ue contro il caro energia
“Le sanzioni sono qui e resteranno. È il momento di mostrare determinazione”. Non usa giri di parole Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, durante il discorso sullo stato dell’Unione nell’aula dell’europarlamento di Strasburgo alla presenza della first lady ucraina Olena Zelenska.
La von der Leyen, che ha tenuto il discorso indossando i colori della bandiera ucraina, il giallo e il blu, ha rilasciato dichiarazioni appassionate sulla guerra, affermando che l’Ucraina ha affrontato il “volto del male” dopo l’invasione russa del 24 febbraio. “La posta in gioco è alta, non solo per l’Ucraina, ma per tutta l’Europa e per il mondo intero”, ha detto, rendendo omaggio alle vittime della guerra, parlando di attacco all’economia, all’energia, ai valori e al futuro dell’Europa.
“Si tratta di autocrazia contro democrazia e io sono qui con la convinzione che con il coraggio e la solidarietà necessari Putin fallirà e l’Ucraina e l’Europa prevarranno”. “Oggi il coraggio ha un nome e quel nome è Ucraina. Il coraggio ha un volto e quel volto è quello degli uomini e delle donne ucraini che si oppongono all’aggressione della Russia”.
Un’occasione per ribadire che le sanzioni contro la Russia “sono destinate a rimanere”. Tre quarti del settore bancario russo sono stati tagliati fuori dai mercati internazionali, quasi 1.000 aziende internazionali hanno lasciato il Paese, la produzione di automobili è scesa del 75% rispetto all’anno scorso e la sua “industria è a pezzi”, sottolinea la presidente della Commissione ue aggiungendo di voler estendere all’Ucraina “l’accesso senza soluzione di continuità” al mercato unico dell’UE.
Le misure dell’Ue contro la crisi energetica
Ma il discorso della von der Leyen è andato oltre, soffermandosi sulla tanto urgente crisi energetica in corso. L’Unione europea avvierà una “riforma profonda e completa” del mercato dell’elettricità, ha la Presidente della Commissione europea. “I consumatori dovrebbero raccogliere i benefici delle energie rinnovabili a basso costo”, ha detto la von der Leyen, “quindi dobbiamo disaccoppiare il predominio del prezzo del gas sul prezzo dell’elettricità”. Via libera alla tassa sugli extraprofitti. Secondo la von der Leyen, sebbene i profitti non siano necessariamente una cosa negativa, “è sbagliato ricevere entrate e profitti straordinari beneficiando della guerra e sulle spalle dei nostri consumatori”. “In questi tempi, i profitti devono essere condivisi e destinati a coloro che ne hanno più bisogno”. L’imposta sui profitti dei combustibili fossili fornirebbe 140 miliardi di euro da dividere tra gli Stati membri per sostenere il caro bollette. La priorità però quella di porre fine alla dipendenza dal gas russo, con le importazioni dal Paese che sono già scese dal 40% dello scorso anno al 9% attuale. “I nostri amici nei Paesi baltici hanno lavorato duramente per porre fine alla loro dipendenza dalla Russia, investendo in energie rinnovabili, terminali GNL e interconnettori. Questo costa molto. Ma la dipendenza dall’energia dei russi ha un prezzo molto più alto”. Così la presidente che conclude “Dobbiamo sbarazzarci di questa dipendenza in tutta Europa”.