Italia, EY quantifica la paura dei risparmiatori: il 73% teme per le proprie finanze
Il 73% dei consumatori dichiara di essere preoccupato per le proprie finanze e, sempre il 73%, prevede un ulteriore aumento del costo dell’energia per le famiglie nei prossimi sei mesi. I risultati emersi dall’ultima edizione dell’EY Future Consumer Index delineano un quadro di transizione con ancora delle incertezze nei comportamenti dei consumatori legate alle attuali tensioni geopolitiche e conseguenti sfide economiche.
I consumatori nel Paese si stanno preparando a far fronte alle difficoltà connesse alle spinte inflazionistiche e alla possibilità di una recessione economica. A riflettere questo scenario di incertezza e preoccupazione, secondo il 42% degli intervistati, le aspettative per il futuro sono destinate da qui ai prossimi tre anni a peggiorare. Inoltre quasi il 50% degli italiani dichiara di concentrare i propri acquisti esclusivamente su prodotti e beni essenziali, dato in aumento rispetto a febbraio scorso quando si toccava appena il 40%.
Stefano Vittucci, Consumer Products and Retail Sector leader di EY in Italia, commenta: “Date le crescenti tensioni geopolitiche e gli impatti economico-sociali, i consumatori stanno di nuovo rivedendo le proprie priorità di consumo con maggiore attenzione ai prezzi e focalizzandosi sui beni primari in vista di un periodo che si prospetta essere ancora incerto e complesso. In questo contesto, le aziende si trovano a dover rispondere ad una richiesta di prodotti convenienti a fronte però di un significativo incremento dei costi legati agli effetti inflazionistici. Il focus sulle “Operations” (logistica e produzione) diventa quindi fondamentale nell’ambito di un più ampio obiettivo di ottimizzazione del prodotto e dei processi produttivi che deve anche integrare i temi della sostenibilità”.
Secondo quanto emerso dall’EY Future Consumer Index, in cima alle preoccupazioni degli italiani vi è l’aumento dei prezzi e in particolare quello dell’elettricità, gas e acqua per oltre il 75%, del carburante per il 70%, e dei beni alimentari e di prima necessità per oltre il 65%. L’analisi relativa agli atteggiamenti di vita e di consumo registra una riduzione di coloro che sono preoccupati per l’emergenza sanitaria, passando dal 30% nel 2020, al 27% nel 2021 per arrivare oggi al 13% della popolazione. Inoltre, in relazione alle intenzioni di acquisto dichiarate, dall’indagine EY emerge che il 52% dei consumatori diminuirà i propri acquisti di prodotti non essenziali e il 48% si concentrerà su quelli essenziali.
Insomma, i turbamenti per i cittadini non mancano in questo momento e l’attenzione ai risparmi sembra in costante crescita. Tanto da frenare anche la forte voglia di sostenibilità. Nonostante la crescente consapevolezza e volontà dei consumatori a vivere in modo più rispettoso dell’ambiente, gli sforzi infatti in questa fase sono frenati dall’aumento del costo della vita.