Allarme Banca Mondiale: verso recessione globale causata da aumenti tassi di Fed & co
Gli aggressivi rialzi dei tassi di interesse da parte delle banche centrali porterano l’economia globale in recessione nel 2023. E’ l’avvertimento della Banca mondiale che arriva a meno di una settimana dalla riunione di politica monetaria della Federal Reserve, che dovrebbe aumentare nuovamente i tassi di interesse chiave di altri 75 punti base.
La Banca Mondiale ha affermato in un report pubblicato ieri che l’economia globale ha registrato il suo più forte rallentamento dal 1970. “Le tre maggiori economie del mondo – Stati Uniti, Cina e zona euro – hanno subito un forte rallentamento”, spiega la World Bank e in queste circostanze, anche un colpo moderato all’economia globale nel prossimo anno potrebbe farla cadere in recessione.
Le banche centrali hanno alzato i tassi “con un grado di sincronicità mai visto negli ultimi cinque decenni” per far fronte all’impennata dei prezzi, afferma l’istituto con sede a Washington.
Indermit Gill, capo economista della Banca mondiale, si è detto preoccupato per la “stagflazione generalizzata”, un periodo di bassa crescita e alta inflazione, nell’economia globale.
Inflazione core globale doppia rispetto a media pre-pandemia
A meno che le interruzioni dell’offerta e le pressioni sul mercato del lavoro non diminuiscano, tali aumenti dei tassi di interesse potrebbero lasciare il tasso di inflazione core globale (esclusa l’energia) a circa il 5% nel 2023, quasi il doppio della media quinquennale prima della pandemia, rileva lo studio della World Bank. Per ridurre l’inflazione globale a un tasso coerente con i loro obiettivi, le banche centrali potrebbero dover aumentare i tassi di interesse di ulteriori 2 punti percentuali, secondo quanto stima la Banca Mondiale. Se ciò fosse accompagnato da stress sui mercati finanziari, la crescita del PIL globale rallenterebbe allo 0,5% nel 2023, una contrazione dello 0,4% in termini pro capite che soddisferebbe la definizione tecnica di recessione globale.
La Banca Mondiale ha anche invitato le banche centrali a coordinare le loro azioni e a “comunicare chiaramente le decisioni politiche” per “ridurre il grado di inasprimento necessario”.
“La crescita globale sta rallentando bruscamente, con un probabile ulteriore rallentamento man mano che più paesi cadranno in recessione. La mia profonda preoccupazione è che queste tendenze persistano, con conseguenze devastanti a lungo termine per le persone nei mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo”, ha affermato il presidente della Banca Mondiale, David Malpass. “ Per ottenere bassi tassi di inflazione, stabilità valutaria e una crescita più rapida, i responsabili politici potrebbero spostare l’attenzione dalla riduzione dei consumi all’aumento della produzione. Le politiche dovrebbero cercare di generare investimenti aggiuntivi e migliorare la produttività e l’allocazione del capitale, che sono fondamentali per la crescita e la riduzione della povertà”.