Ftse Mib chiude sui minimi , male titoli banche e risparmio gestito
Chiusura nei pressi dei minimi di giornata per Piazza Affari in scia alla debolezza di Wall Street alla vigilia della Fed. L’istituto guidato da Powell con buone probabilità annuncerà per la terza volta consecutiva un rialzo dei tassi di riferimento da 75 punti base. Intanto oggi la banca centrale svedese ha sorpreso i mercati con un rialzo dei tassi di 100 punti base rispetto ai 75 attesi. Sull’obbligazionario il rendimento del Treasury decennale americano è arrivato al 3,58%, mentre quello a due anni al 3,97%, sui massimi dal 2007. In Europa il Bund decennale ha toccato i massimi da inizio 2014 in area 1,85%.
Il Ftse Mib segna a fine giornata un calo dell’1,66% a 21.773 punti. Soffrono i finanziari con circa -3,5% per Intesa Sanpaolo e Mediobanca. Limita i danni Unicredit (-1,5%) con il ceo Andrea Orcel che in un’intervista rilasciata ad Handelsblatt ha parlato dell’intenzione di UniCredit di espandersi in Germania e di considerare operazioni di acquisizione. “L’M&A potrebbe essere un acceleratore, e creare del valore aggiunto, nel caso in cui le condizioni fossero giuste”, ha detto Orcel, ripetendo quanto detto più volte in passato.
Tra i titoli del risparmio gestito tonfo di oltre il 4% per Fineco e Banca Mediolanum. La peggiore è stata Banca Generali (-5,89%) che ha definito i rilievi fiscali pendenti con l’Agenzia delle Entrate per i periodi d’imposta dal 2014 al 2019. In base all’accordo, Banca Generali sosterrà un onere effettivo di €45,99 milioni di cui maggiori imposte per € 40,7 milioni e interessi per €5,29 milioni, senza applicazione di sanzioni per effetto dell’esimente della penalty protection. La banca avendo già accantonato al fondo per rischi fiscali €10,6 milioni limiterà l’onere effettivo a carico dell’esercizio a €35,4 milioni.