UK: BoE si attiene al copione, il rischio è che non stia facendo abbastanza (analisti)
Oggi focus sulla Bank of England che, come da attese, ha alzato i tassi di 50 pb. E’ il secondo rialzo consecutivo di 50 pb, portando il tasso al 2,25%. I mercati avevano preso in considerazione la possibilità di un rialzo dello 0,75%, data la pressione esterna derivante dalle comunicazioni da falco della Fed e della BCE. “Alla fine, però, la BoE si è attenuta al suo più recente piano d’azione, con i membri principali del Comitato di politica monetaria, tra cui Bailey, che hanno optato per un approccio più calmo e misurato, avendo alzato i tassi prima delle altre banche centrali”, commenta Neil Mehta, Portfolio Manager, BlueBay Asset Management, che aggiunge: “Il rischio principale di questa strategia è che la BoE non stia facendo abbastanza in questo momento, con ripercussioni soprattutto sul canale dei cambi: se la sterlina dovesse scendere ulteriormente, aumenterebbero le pressioni affinché la banca centrale britannica faccia un passo più ampio a novembre. Continuiamo a ritenere che l’inflazione nel Regno Unito sarà più persistente rispetto all’Europa, sostenuta dalla Energy Guarantee e da ulteriori tagli fiscali da parte del nuovo governo, il che significa probabilmente che la BoE dovrà fare leva su queste pressioni, continuando ad alzare i tassi nella prima metà del 2023. La situazione dei Gilt a lunga scadenza per il prossimo anno rimane negativa”.