Gas: cambia il metodo di calcolo e bollette diventeranno mensili
Non solo aumenti. Le bollette del gas verranno inviate alle famiglie italiane non più bimestralmente bensì mensilmente. Lo ha deciso l’Arera, l’Autorità dell’Energia che non calcolerà più le tariffe trimestralmente ma le aggiornerà mensilmente.
Una novità che riguarderà le famiglie che non hanno stipulato contratti sul libero mercato ma sono ancora in condizioni di tutela: si tratta di 7,3 milioni di clienti domestici, su un totale di 20,4 milioni, cioè il 35,6% circa; gli altri continueranno a pagare il metano in base alla periodicità (di due mesi o di uno) stabilita dai rispettivi contratti. Inoltre il prezzo del gas non sarà più riferito alle quotazioni del mercato olandese Ttf ma alla media dei prezzi di quello italiano Psv.
Bollette gas: le reazioni delle associazioni dei conusmatori alle novità
Contrastanti le reazioni delle associazioni dei consumatori. “L’estrema volatilità dei prezzi rende un vero e proprio azzardo sia la scelta di basare il nuovo calcolo delle tariffe sul mercato Psv, dove le quotazioni sono in media più elevate rispetto al mercato Ttf finora utilizzato per gli aggiornamenti trimestrali, sia quella di aggiornare mensilmente, e non più ogni 3 mesi, le tariffe del gas, esponendo così le famiglie a nuovi rincari delle bollette”. Così commenta il presidente di Assoutenti Furio Truzzi, secondo cui “nella situazione attuale i cambiamenti decisi da Arera sul fronte della frequenza delle bollette e del calcolo delle tariffe del gas rischiano di avere un effetto boomerang per gli italiani, portando a nuovi rincari a danno delle famiglie”.
Della stessa idea anche il Codacons secondo cui l’invio mensile delle bollette del gas produrrà un aggravio di costi a carico dei consumatori, così come l’aggiornamento mensile e non più trimestrale delle tariffe, che rappresenta una scelta dannosa per gli utenti. Così il Codacons, che contesta fermamente le richieste avanzate da una associazione dei consumatori ad Arera. “Partirà un ricorso al Tar contro qualsiasi decisione dell’Autorità che dovesse modificare il periodo di fatturazione del gas, al pari di quanto fatto per l’aggiornamento mensile delle tariffe, sul quale pende un ricorso del Codacons – spiega il presidente Carlo Rienzi – Questo perché l’invio mensile delle bollette non solo non determinerà alcun vantaggio per gli utenti, non avendo alcun effetto sulle tariffe, ma produrrà un aggravio dei costi a carico delle società fornitrici, costi che saranno scaricati sui consumatori finali”.
Voce fuori dal coro quella dell’Unione nazionale consumatori che plaude alla novità. “Ora sarà possibile avere anche nel mercato tutelato del gas fatture mensili, invece che bimestrali. Un passo avanti molto importante per evitare bollette insostenibili per le famiglie o possibili conguagli esagerati” sostiene Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unc.