Piazza Affari risale dai minimi annui, oggi focus su inflazione Ue
Piazza Affari prova a risalire la china dopo il tonfo della vigilia che ha spinto il Ftse Mib sui minimi a quasi due anni. L’indice azionario di riferimento della borsa di Milano, che ieri ha chiuso in calo del 2,4% a 20.352 punti, ai minimi dal novembre 2020, segna dopo i primi minuti di scambi un rialzo dello 0,92% a quota 20.539 punti. Tra le big di Piazza Affari si segnalano il +1,41% di Intesa, +1,3% per ENI e +1,84% TIM.
Focus oggi su Unicredit (+1,49% a 10,34 euro) che ha siglato un accordo con Allianz relativo alle loro partecipazioni in Croazia. Nel dettaglio UniCredit acquisterà da Allianz SE l’intera partecipazione dell’11,72% in Zaba, una delle principali banche croate, appartenente al gruppo UniCredit, e Allianz Holding EINS GmbH acquisirà la quota di minoranza del 16,84% attualmente detenuta da Zaba nella compagnia assicurativa croata, Allianz Hrvatska.
Ieri le Borse europee hanno bruciato 163,5 miliardi di euro di capitalizzazione seguendo il nuovo sell-off di Wall Street dove i titoli tecnologici sono stati duramente colpiti complice anche il downgrade delle azioni Apple da parte di Bank of America.
Indicazioni deboli dalla Cina. A settembre l’indice Pmi manifatturiero della Cina stilato da China Caixin e Markit è sceso ulteriormente in fase di contrazione, in flessione a 48,1 punti, peggio dei 49,5 punti attesi dal consensus e in peggioramento rispetto ai 49,5 punti precedenti. Diramato anche il Pmi manifatturiero ufficiale, stilato sulla base di un sondaggio lanciato dall’Ufficio nazionale di statistica e dalla Federazione di logistica e acquisti della Cina. Il PMI ufficiale si differenzia dal Pmi privato in quanto si basa sui risultati di sondaggi che coinvolgono aziende controllate dallo Stato e/o più grandi.
Dopo il dato tedesco di ieri che ha visto l’inflazione balzare al 10%, oggi l’attenzione degli investitori è per la pubblicazione dei dati sull’inflazione dell’eurozona, insieme ai dati mensili sui prezzi al consumo personale negli Stati Uniti, la misura preferita dalla Fed per monitorare le pressioni sui prezzi.