Mps sotto pressione in Borsa dopo rumor aumento capitale e burden sharing. Titolo in calo di oltre -3%
Titolo Mps sotto pressione, in una seduta a Piazza Affari dove prevale il sentiment negativo. Le azioni del Monte dei Paschi di Siena cedono più del 3%, a quota 23,15 euro, in vista dell’operazione di aumento di capitale attesa per il prossimo 17 ottobre. Il titolo continua a scontare le preoccupazioni per la buona riuscita della ricapitalizzazione da 2,5 miliardi di euro.
Oggi il Messaggero ha pubblicato un articolo indicando come, in caso di flop dell’operazione, la Bce avrebbe gà pronto un piano B: il burden sharing.
“Gli uffici di Francoforte sarebbero pronti a mettere in campo un piano B, in caso di fallimento di quello principale, che potrebbe essere un burden sharing con il coinvolgimento dei bondholers nel capitale, con tutte le conseguenze intuibili”, si legge nell’articolo, che ha diffuso anche alcune indiscrezioni secondo cui il Tesoro, maggiore azionista di Mps con una quota del 64% circa, starebbe sognando una cordata di sistema salva-Mps: nella cordata potrebbero essere presenti gli anchor investors contattati da Lovaglio, dunque Anima e Axa, ma anche le grandi banche e le grandi compagnie di assicurazione:
“Intesa, UniCredit, BPM, Bper, Agricole Italia con una richiesta di 300 milioni. Le assicurazioni Generali e Unipol per un totale di 100 milioni”, si legge nell’articolo de Il Messaggero, “oltre alle casse di previdenze, a cui il Tesoro vorrebbe chiedere 100 milioni in totale. Infine, 300 milioni potrebbero essere sborsati secondo Il Messaggero dai “grandi fondi vicini a Lovaglio”.