Caos UK con ennesima crisi politica: nel Day After dimissioni Truss si scatenano vendite su Gilt e sterlina
La grave crisi politica che si è aperta nel Regno Unito e che ha costretto alle dimissioni la premier (ormai ex) britannica Liz Truss, nella giornata di ieri, dopo il disastroso piano di maxi tagli alle tasse bocciato dai mercati e stralciato quasi del tutto in un imbarazzante dietrofront, torna a mettere sotto pressione i titoli di stato UK (Gilt) e la sterlina.
In particolare i bond UK a 30 anni sono finiti nel mirino delle vendite, fattore che ha portato i rendimenti a schizzare al 4,065%, in rialzo stamattina fino a +15 punti base.
I rendimenti a 30 anni avevano beneficiato dell’annuncio del neo ministro delle finanze Jeremy Hunt, all’inizio della settimana, subentrato venerdì scorso all’ex Cancelliere dello Scacchiere Kwasi Kwarteng, e dei tentativi del governo Truss di tamponare il disastro.
Jeremy Hunt aveva così annunciato l’intenzione dell’esecutivo di Liz Truss di cancellare gran parte delle misure che tanto sconcerto avevano provocato sui mercati, ammonendo la stessa ex premier in un discorso in cui aveva affermato che “non è giusto” indebitarsi per finanziare i tagli alle tasse.
Quelle dichiarazioni avevano riportato i buy sui bond UK (Gilt) e i rendimenti a 30 anni avevano fatto dietrofront scendendo sotto la soglia del 5%.
Oggi i tassi tornano a salire su tutte le scadenze: i rendimenti a 20 anni balzano al 4,2%, quelli a dieci anni volano al 3,9%, a fronte del 3,68% dei rendimenti a due anni.
Tornano le vendite anche sulla sterlina, che cede sul dollaro Usa l’1% circa, a $1,1126, mentre si apre l’ennesima fase di incertezza politica per il Regno Unito, dopo la misera caduta del governo Truss, il più breve della storia del paese.