Buy Now Pay Later, alert Bankitalia: consumatori a rischio sovraindebitamento
E’ il trend degli ultimi tempi in fatto di acquisti, Buy Now Pay Later (BNPL) è una forma di credito, attraverso la quale i consumatori acquistano beni o servizi pagandone successivamente il prezzo, anche in maniera frazionata.
Questa forma di credito, come sottolinea Bankitalia, non è oggetto di una specifica regolamentazione e da qui via Nazionale ha pubblicato una comunicazione con cui richiama l’attenzione dei consumatori sui possibili rischi e sulle tutele riconosciute ai clienti dalla disciplina di trasparenza bancaria.
Buy Now Pay Later: come funziona
Con la formula ‘Buy Now Pay Later’ (BNPL – ‘compra ora, paga dopo’), i consumatori acquistano beni o servizi pagandone successivamente il prezzo (dilazione), anche in maniera frazionata (rateizzazione).
Lo schema classico di BNPL prevede il coinvolgimento di tre parti:
- il consumatore, che intende acquistare beni o servizi;
- il venditore, che colloca sul mercato tali beni o servizi;
- un terzo soggetto, che, sulla base di un accordo con il venditore, permette al consumatore di dilazionare il pagamento, anche sotto forma di rateizzazione.
Questa forma di finanziamento è solitamente di importo contenuto e può essere offerta sia online sia presso punti vendita fisici, nella maggior parte dei casi non prevede interessi o oneri a carico del consumatore, ma commissioni in caso di ritardo o mancato pagamento. Il credito è concesso con una procedura molto rapida, senza lo svolgimento di una valutazione del merito creditizio o sulla base di una valutazione semplificata.
Rateizzazione concessa dalla banca: le tutele
In molti casi la dilazione di pagamento è concessa direttamente al consumatore da una banca o da un intermediario finanziario, che interviene nella transazione in virtù di un accordo con il venditore.
Banca d’Italia sottolinea che se il servizio prevede una commissione a carico del consumatore (salvo che si tratti di commissioni di importo non significativo nel caso di contratti da rimborsare entro tre mesi) e l’importo del credito è pari o superiore a 200 euro trovano applicazione le norme sul credito al consumo. Tali norme sono:
- consegna di un documento precontrattuale uniforme a livello europeo
- diritto di recesso dal contratto di credito entro 14 giorni
- diritto al rimborso anticipato
- risoluzione del contratto di credito in caso di inadempimento del contratto collegato di vendita di beni o servizi (come ad esempio nel caso di un finanziamento concesso per l’acquisito di una prestazione professionale), con conseguente diritto a ottenere dal finanziatore il rimborso di quanto già pagato.
Rateizzazione concessa direttamente dal venditore
Un altro modello di BNPL presente sul mercato consiste nella combinazione fra una dilazione di pagamento concessa direttamente dal venditore al consumatore, senza interessi o altri oneri per quest’ultimo (salvo le eventuali commissioni in caso di ritardo o mancato pagamento), e una cessione immediatamente successiva, del credito dal venditore a una banca o a un intermediario finanziario. In questo caso la dilazione di pagamento viene solitamente accordata dal venditore con il coinvolgimento della banca o dell’intermediario finanziario nella decisione di concessione; inoltre, già nel contratto tra venditore e consumatore viene tipicamente prefigurata la cessione del credito all’intermediario.
Bankitalia sottolinea che in questa tipologia di BNPL non trovano applicazione le regole di tutela per la clientela previste dal Testo Unico Bancario né i controlli da parte della Banca d’Italia.
Ciò costituisce un fattore di rischio aggiuntivo per il consumatore, rappresentato dalla maggiore difficoltà di identificare il soggetto con cui sta concludendo la dilazione di pagamento e di comprendere esattamente il ruolo dell’intermediario nell’operazione.
In generale, conclude l’istituto guidato da Ignazio Visco, la facilità di accesso al servizio, unitamente alla circostanza che il BNPL è generalmente utilizzato per acquistare beni di consumo di importo contenuto, potrebbe incentivare acquisti non
del tutto consapevoli e, quindi, potenzialmente non sostenibili da parte dei consumatori, esponendoli a un rischio di sovraindebitamento.