Wells Fargo pronta a maxi licenziamenti in divisione mutui. Tassi Fed e boom rate fanno crollare volumi prestiti
Maxi licenziamenti in vista nella divisione di erogazione dei mutui e di finanziamenti per l’acquisto di case del colosso bancario Usa Wells Fargo, tra le Big Banks degli Stati Uniti. Un articolo della CNBC ha riportato l’indiscrezione di un imminente taglio del personale, da una forza lavoro di oltre 4.000 unità all’inizio del 2022 a un numero di dipendenti inferiore a 2.000.
Molti dipendenti, ha riferito una fonte al sito della Cnbc, non sarebbero riusciti a concludere neanche una transazione nel corso delle ultime settimane, a causa della riluttanza dei potenziali acquirenti di case, negli Stati Uniti, ad accendere un mutuo, in un contesto di tassi di interesse crescenti, per le continue strette monetarie lanciate dalla Fed al fine di combattere l’inflazione.
Un’altra fonte di Wells Fargo ha riferito tuttavia che la maggior parte delle uscite avverrebbe su base volontaria, in un momento in cui diversi banchieri sono a caccia di altre opportunità di lavoro.
Il mese scorso, il gigante dei mutui ha annunciato che, già nel corso del terzo trimestre di quest’anno, la sua forza lavoro complessiva era scesa di ben 14.000 unità, con un taglio del 6%, a quota 239.209 unità.
“I cambiamenti che abbiamo apportato di recente sono il risultato di un contesto più ampio dei tassi, e sono coerenti con la risposta di altri istituti che erogano prestiti – ha detto un portavoce di Wells Fargo, stando a quanto riportato dalla Cnbc – Esaminiamo ed effettuiamo aggiustamenti ai livelli dello staff in modo regolare, per allinearli alle condizioni di mercato e alle necessità del nostro business”.
Per effetto dei maxi rialzi dei tassi da parte della Fed, le operazioni di accensione e rifinanziamento dei mutui sono crollate, a fronte di rate sui mutui che, nel caso di quelli con scadenza a 30 anni, sono volate a oltre il 7%, rispetto al 3% dell’anno scorso. E non sono escluse ulteriori impennate delle rate, visto che la Fed non ha ancora detto stop, né lo dirà oggi, alla fase di rialzi dei tassi.
Con la quarta stretta consecutiva di 75 pb, la Fed di Jerome Powell si appresta oggi ad alzare i tassi dall’attuale range compreso tra il 3% e il 3,25% al nuovo range compreso tra il 3,75% e il 4%.