Wall Street in preda a sbornia di buy post inflazione Usa: futures Dow Jones +800 punti, Nasdaq +4%. Tonfo tassi Treasuries
Boom di acquisti a Wall Street, dopo la pubblicazione del dato relativo all’inflazione Usa misurata dall’indice dei prezzi al consumo. L’indice CPI ha messo finalmente in evidenza il rallentamento delle pressioni inflazionistiche, dopo la carrellata di rialzi dei tassi aggressivi da parte della Fed di Jerome Powell.
L’indice CPI è salito su base mensile dello 0,4%, meno del +0,6% atteso e come nel mese di settembre. L’inflazione core è salita su base mensile dello 0,3%, meno del +0,5% stimato e in rallentamento rispetto al +0,6% precedente.
Su base annua, la crescita dell’inflazione headline si è indebolita dal precedente rialzo dell’8,2% al +7,7%, al ritmo inferiore rispetto al +8% atteso dal consensus.
La crescita dell’inflazione core è diminuita anch’essa, passando dal ritmo massimo degli ultimi 40 anni pari a +6,6% di settembre, al +6,3% di ottobre. I trader hanno a questo punto motivo di sperare in una stretta monetaria di fine anno, nel meeting di dicembre del Fomc – il braccio di politica monetaria della Fed – di 50 punti base, dopo la fase in cui i tassi sono stati alzati di 75 punti base per quattro volte consecutive.
I futures sul Dow Jones schizzano al rialzo di oltre 800 punti, quelli sullo S&P 500 volano del 3% e quelli sul Nasdaq balzano di quasi +4%. Tonfo dei tassi dei Treasuries, con quelli a dieci anni che bucano la soglia del 4%, scendendo fino al 3,918% e quelli a due anni che crollano di 23 punti base al 4,395%.