Pensioni, flat tax, bonus bollette, reddito di cittadinanza: ecco la prima manovra Meloni
Via libera alla manovra di bilancio del governo Meloni, con una dote finanziaria di 35 miliardi di euro. “Alla base delle norme che contano complessivamente 35 miliardi di euro ci sono due grandi priorità: la crescita, cioè mettere in sicurezza il tessuto produttivo” e, dall’altra parte “la giustizia sociale a dire l’attenzione alle famiglie e ai redditi più bassi”, ha detto la premier. “Un’altra scelta riguarda le famiglie”.
Manovra 2023: le misure
La prima legge di bilancio del governo guidato da Giorgia Meloni introduce un pacchetto di misure che si concentra sul contenimento delle bollette energetiche (stanziati oltre 21bn) e su tagli alle tasse dal prossimo anno per i lavoratori dipendenti e autonomi (4-5bn per taglio cuneo fiscali).
Le misure ammontano a circa 30-31 miliardi di euro, con una copertura a deficit del 60% circa dell’intervento, con un rapporto deficit/PIL 2023 al 4,5% (rispetto al 3.4% previsto a settembre) e con una crescita reale del PIL 2023 ipotizzata al +0.6% dal +3.7% del 2022.
Con il via libera alla manovra arriva la conferma del bonus sociale, lo sconto per le fatture di luce e gas per le famiglie in condizioni di disagio economico e fisico, anche per il primo trimestre del 2023. La manovra nel dettaglio alza il limite dell’Isee dagli attuali 12 mila a 15 mila euro, mentre resta fermo il paletto dei 20mila euro per le famiglie numerose, quelle con almeno 4 figli a carico. Tra le misure, Iva ridotta su assorbenti e prodotti per l’infanzia, non per quelli di prima necessità (pane e latte), mentre per le pensioni scatta Quota 103.
Novità in arrivo anche per il reddito di cittadinanza che sarà abolito dal 2024. Dal 1° gennaio 2023 il sussidio sarà erogato alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età) e verrà riconosciuto nel limite massimo di 8 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili, prevedendo al contempo un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, si decade il beneficio del reddito, così come si decade anche nel caso in cui si rifiuti la prima offerta congrua.
La manovra Meloni inoltre introduce una maggiorazione dell’assegno unico anche per chi ha il primo figlio: secondo quanto si apprende oltre al raddoppio della maggiorazione forfettaria dell’assegno unico universale per i nuclei numerosi a partire dal terzo figlio (che passerebbe quindi da 100 a 200 euro), arriverà un sostegno rafforzato anche per il primo figlio. Cancellate le cartelle sotto i mille euro fino al 2015, Prevista inoltre una mini sanzione del 5% sui debiti del biennio 2019-2020 e la rateizzazione fino a 5 anni.
Cambia la norma della tassazione sugli extraprofitti delle società energetiche. Si introduce un aumento della tassazione sugli extraprofitti fino al 31 luglio 2023: dall’attuale aliquota del 25% si passerà al 35% nel 2023 come consentito dal Regolamento Ue. Al riguardo cambia anche la base imponibile, non più sul fatturato ma sugli utili. Continuano in materia fiscale, si estende la flat tax fino a 85mila euro per autonomi e partite Iva e si ampliano le misure per la detassazione ai premi dei dipendenti. Dal 1° gennaio 2023 la soglia per l’uso del contante salirà da 1.000 a 5milaeuro. Dal primo dicembre 2022 lo sconto sulla benzina e il gasolio passa da 0,25 euro per litro a 0,15 mentre per il gpl da 0,085 per kg a 0,051. Tra le altre misure si segnala l’estensione dell’aliquota unica del 15% per i lavoratori autonomi a reddito annuo fino a 85mila euro, rispetto all’attuale tetto di 65mila, riduzione IVA su alcuni beni di prima necessità come i prodotti per la cura dei bambini e gli assorbenti igienici femminili al 5% dal 10%. “A nostro avviso – dice Equita – la manovra si basa su un approccio prudente e sostenibile per la finanza pubblica”.