Fiducia consumatori risale, tra gli elementi trainanti lo sboom del gas e la stabilità politica
Risalita del clima di fiducia dei consumatori e di quello delle imprese italiane. Nel dettaglio, i dati dell’Istat evidenziano per il mese di novembre un aumento sia dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 90,1 a 98,1) sia dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese (da 104,7 a 106,4).
In particolare il dato sulla fiducia dei consumatori è nettamente superiore al consensus di Bloomberg che era pari a 91 punti. Il dato di ottobre a 90,1 punti rappresentava il minimo dal 2013 per la fiducia dei consumatori.
Con riferimento alle imprese, il sentiment migliora in tutti i comparti (nel manifatturiero l’indice passa da 100,7 a 102,5, nei servizi da 96,0 a 98,8 e nel commercio al dettaglio da 109,0 a 112,2) ad eccezione delle costruzioni dove l’indicatore diminuisce da 157,5 a 151,9.
Le indagini di novembre, in Italia come in altri Paesi dell’Eurozona, hanno mostrato aspettative meno pessimistiche sull’economia e sull’inflazione, sia dal lato delle famiglie che da quello delle imprese. “Ciò è dovuto principalmente al calo dei prezzi del gas registrato nelle ultime settimane rispetto ai picchi toccati lo scorso agosto, e ai minori rischi di razionamento “forzato” dei consumi energetici nei prossimi mesi”, asserisce Paolo Mameli, senior economist Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.
Verso tenuta del Pil migliore delle attese
La portata del rimbalzo della fiducia di imprese e consumatori è definita “sorprendente” anche da Paolo Pizzoli, Senior Economist di ING.
“Rimaniamo estremamente cauti nell’interpretare la lettura di novembre come un segnale di inversione”, spiega Pizzoli, aggiungendo che “non è semplice giustificare un simile capovolgimento. Una possibile spiegazione potrebbe essere il sollievo post-elettorale, poiché il nuovo governo Meloni ha annunciato il proprio continuo sostegno alle famiglie per compensare le conseguenze negative dello shock energetico sul reddito disponibile”.
“L’impatto negativo dell’inflazione rimane comunque in atto, sia per i consumatori che per le imprese, e sospettiamo che le misure di compensazione rifinanziate non saranno sufficienti per evitare una contrazione del PIL nel quarto trimestre di quest’anno. Ma questa sarà probabilmente una contrazione molto lieve, che aggiunge rischi al rialzo alla nostra attuale previsione di una crescita del PIL del 3,6% nel 2022.”
Il parere di Confcommercio
“Il miglioramento del clima di fiducia registrato a novembre dalle famiglie e dalle imprese rappresenta un importante segnale positivo per le capacità di tenuta del nostro sistema economico. Costituisce il presupposto per definire il volume delle spese del mese di dicembre, di gran lunga il più importante per i consumi.” Questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio ai dati Istat di oggi.
“L’orientamento delle famiglie appare meno negativo sia sul versante dell’occupazione sia sull’andamento dei prezzi, a testimonianza dell’efficacia dei sostegni, fruiti soprattutto dalle fasce più deboli della popolazione, implicando una sensibile riduzione della disuguaglianza nella distribuzione dei redditi nell’anno 2022. Segnali meno sfavorevoli rispetto al passato recente emergono anche dal versante imprenditoriale. Non si può escludere, pertanto, l’ennesima sorpresa positiva per l’ultimo quarto dell’anno in corso riguardo alle dinamiche delle principali grandezze macroeconomiche”.
Confesercenti: stabilità governo fattore importante per la fiducia
“Finita la fase di incertezza che ha caratterizzato il periodo precedente, la formazione del nuovo governo ed i provvedimenti messi in campo dall’esecutivo hanno determinato una inversione di tendenza nel clima di fiducia per famiglie e imprese.” Lo afferma Confesercenti, in una nota, commentando i dati diffusi da Istat sulla fiducia dei consumatori e delle imprese di novembre.
“La stabilità di governo rappresenta una importante componente per la fiducia, l’auspicio è che l’inversione di rotta possa tramutarsi in energia propulsiva per consumi ed investimenti per le imprese. Il Natale è alle porte e la eventuale conferma la si avrà a breve: turismo e commercio hanno aspettative positive per dicembre.”
“L’andamento del Black Friday”, conclude la nota, “sembrerebbe andare nella direzione positiva, anche se i piccoli esercizi fisici esprimono un giudizio più problematico, con le promozioni anticipate di novembre e in un quadro ormai completamente deregolamentato, costretti a ridurre i margini per le offerte a causa di oneri e costi maggiori rispetto alle vendite online.”