Istat: a settembre fatturato industria in calo dell’1,2%
A settembre l’indice destagionalizzato del fatturato dell’industria registra una diminuzione su base mensile. Nella media del terzo trimestre 2022, la dinamica congiunturale resta positiva sebbene in decelerazione rispetto ai tre mesi precedenti.
Così rende noto l’Istat secondo cui a settembre il fatturato scende dell’1,2% in termini congiunturali, sia per il totale sia per le componenti interna ed estera. Nel terzo trimestre l’indice complessivo è cresciuto dell’1,9% rispetto al trimestre precedente (+2,0% sul mercato interno e +1,9% su quello estero). Nel confronto tendenziale su dati corretti per i giorni lavorativi, si osserva un marcato incremento del valore del fatturato sia in termini complessivi sia con riferimento ai principali raggruppamenti di industrie, con aumenti particolarmente ampi per il settore energetico. La crescita in volume, relativa al solo comparto manifatturiero, risulta decisamente più contenuta.
Si segnala che in occasione del presente comunicato, come da politica di revisione dell’indagine, sono pubblicate le serie storiche degli indici riviste da gennaio 2015. “Dati negativi. Certo, dopo il buon risultato di agosto, potrebbe essere solo un rimbalzo tecnico, ma preoccupa che il fatturato diminuisca dell’1,2% su un mese notoriamente fiacco” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Inoltre, i dati sono chiaramente gonfiati dall’inflazione galoppante, come dimostra il divario con il fatturato in volume che su settembre 2021 precipita da +18% a +4,6%. Infine, a trainare la crescita tendenziale sono sempre coke e prodotti petroliferi con +36,6% su settembre 2021 e attività estrattive con +32,4%, rialzi dovuti alla necessità di fare completare gli stoccaggi e fare incetta di beni energetici più che ad una ripresa dell’attività economica” conclude Dona.