Stralcio cartelle esattoriali sotto i 1.000 euro, vale anche per multe e bollo auto?
La Legge di Bilancio 2023 ha fatto chiarezza sullo stralcio fiscale e sulla conseguente cancellazione delle cartelle esattoriali, almeno di quelle che rimangono al di sotto dei 1.000 euro. I contribuenti potrebbero ritrovarsi a non pagare vecchie ed il bollo auto dimenticato nel cassetto.
In estrema sintesi, lo stralcio delle cartelle esattoriali prevede la cancellazione dei documenti emessi nel periodo compreso tra il 200o ed il 2015.
La misura prevede la totale e completa cancellazione delle cartelle esattoriali relative alle multe non pagate e agli altri debiti che coinvolgono direttamente gli oneri da pagare connessi con la circolazione dei veicoli, come possono essere i vari bollo auto. In alcuni casi, lo stralcio delle cartelle esattoriali potrebbe essere anche superiore ai 1.000 euro, quando le singole cartelle esattoriali dovessero coinvolgere più imposte: la misura, infatti, può essere applicata a più imposte, per le quali può essere analizzata ogni singola voce.
Cartelle esattoriali: i dubbi sulla tregua fiscale
Sono molte le domande che, al momento, stanno circolando intorno alla tregua fiscale. Ma che, soprattutto, hanno come oggetto il saldo e stralcio e la rottamazione delle cartelle esattoriali. Quello che al momento appare sufficientemente certo è il fatto che, uno degli interventi principali della Legge di Bilancio 2023 in tema di fisco, abbia proprio come fulcro la pace fiscale. La bozza, che sta circolando in queste ore, prevede lo stralcio delle cartelle esattoriali con un importo inferiore a 1.000 euro, relative al periodo compreso tra il 2000 ed il 2015. Proprio nel testo dell’ultima bozza della Legge di Bilancio che sta circolando in queste ore, si legge che verranno cancellati automaticamente i debiti inferiori a 1.000 euro. Nel documento si riporta, infatti, che: “sono automaticamente annullati, alla data del 31 gennaio 2023, i debiti di importo residuo, alla data di entrata in vigore della presente legge, fino a mille euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015”.
All’interno di questa definizione vi rientrano, in linea di principio, tutte le somme relative alle multe stradali che non sono state pagare. Nello stesso ed identico modo potrebbero essere addebitati anche gli importi relativi alla circolazione dei veicoli, più comunemente noti come bollo auto.
Sostanzialmente questo significa che, nel caso in cui il contribuente non abbia provveduto a pagare alcune multe o un bollo auto fino al 2015, i debiti verranno automaticamente cancellati nel caso in cui rimangano al di sotto dei 1.000 euro. L’operazione dovrebbe avvenire nel corso del 2023.
Lo stralcio potrebbe avvenire anche oltre i 1.000 euro
In alcuni casi lo stralcio delle cartelle esattoriali potrebbe avvenire anche nel caso in cui l’importo di queste superi il limite dei 1.000 euro. Nel caso in cui una singola cartella esattoriale comprenda più imposte, il tetto massimo di 1.000 euro deve comprendere unicamente ogni singola somma dovuta.
Effettuiamo un semplice esempio. Nel caso in cui un contribuente dovesse trovare, all’interno di una singola cartella esattoriale un debito Iva dell’importo di 700 euro ed uno Irpef di 800 euro, ha la possibilità di beneficiare dello stralcio del documento. Questo, in estrema sintesi, perché non deve essere considerato l’importo totale del debito – che nel nostro esempio raggiungerebbe i 1.500 euro -, ma quello delle singole voci. Che rimangono, entrambe, al di sotto dei 1.000 euro e che rimangono oggetto di stralcio.
I 1.000 euro, così come vengono indicati all’interno della bozza della Legge di Bilancio, devono essere riferiti ai singoli incarichi che vengono affidati all’agente di riscossione. Questo significa che, sempre che non intervengano dei cambiamenti nel testo definitivo della manovra, è possibile che vengano cancellati dei debiti superiori ai 1.000 euro previsti.