Wall Street: futures ostaggio di tassi Fed, si spera nel pivot di Powell & Co
Poco mossi i futures Usa, con quelli sul Dow Jones che avanzano dello 0,18%, quelli sullo S&P 500 in progresso dello 0,18% e quelli sul Nasdaq in crescita dello 0,34%.
L’attesa è per il discorso che il presidente della Fed Jerome Powell proferirà con un intervento al Brookings Institution.
Le parole di Powell potrebbero fare maggior chiarezza sull’entità del prossimo rialzo dei tassi da parte della Banca centrale americana.
Il Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, si riunirà i prossimi 13 e 14 dicembre per annunciare la sua nuova stretta anti-inflazione. Dopo quattro maxi rialzi dei tassi di 75 punti base, Powell potrebbe annunciare, secondo alcuni economisti, una stretta inferiore, di 50 punti base.
“Questa è una recessione creata dalla Fed; di conseguenza, quando (Powell & Co) lanceranno il pivot, il mercato dovrebbe salire molto velocemente”, ha commentato Steve Grasso, CEO di Grasso Global, in un intervento alla trasmissione “Fast Money” della CNBC.
Detto questo, due giorni fa James Bullard, presidente della Fed di St Louis, noto per essere un falco della banca centrale americana, ha detto che “i mercati stanno sottovalutando il rischio che il Fomc (il braccio di politica monetaria della Fed) possa essere più aggressivo” nell’alzare i tassi sui fed funds.
“E’ necessario che i tassi siano più alti affinché l’inflazione scenda”, ha detto Bullard, aggiungendo che “abbiamo diversi modi per intervenire”.
“I tassi non scenderanno così come i mercati vorrebbero – ha sottolineato ancora il presidente della Fed di St. Louis, smorzando le speranze di chi guarda già al dietrofront della Fed di Powell, dunque ai tagli dei tassi Usa.
Bullard ha spiegato che una eventuale creazione di 200.000 nuovi posti di lavoro nel mese di novembre – che dovesse emergere dal report occupazionale Usa, in calendario venerdì 2 dicembre, grande market mover di questa settimana – si confermerebbe ancora ben superiore ai trend storici”. Tra l’altro “il Pil sembra puntare a una crescita molto forte nel quarto trimestre”. Il che significa che l’economia americana non avrebbe rallentato il passo al punto tale da rendere l’indebolimento dell’inflazione sostenibile. Il 2 novembre scorso, la Fed ha alzato i tassi sui fed funds Usa di 75 punti base per la quarta volta consecutiva, al nuovo range tra il 3,75% e il 4%, valore record dal 2008.