Intesa SanPaolo, Messina: ‘tassi negativi erano una droga, ora vicini a picco rialzi’
Così Carlo Messina, numero uno di Intesa SanPaolo, commenta i rialzi dei tassi che sono stati varati dalla Fed e dalla Bce nella loro lotta all’inflazione, in un’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa:
“Siamo vicini al picco dei rialzi. Dalla seconda metà del 2023 dovremo avere condizioni stabili. E sinceramente fino a tassi del 2-3% non vedo criticità, sono sopportabili dalle imprese: i tassi negativi erano una droga. Le banche faranno di tutto per non scaricare tutto l’aumento sulle aziende, ma il 2-3% è un livello realistico e sostenibile”.
Messina ritiene d’altronde che, a raggiungere il picco, sia stata la stessa inflazione:
“Sì, abbiamo raggiunto il picco – l’AD di Intesa SanPaolo risponde, commentando i dati sull’inflazione di novembre – Ciò non toglie che l’energia continuerà ad essere strutturalmente più cara, non ai livelli dei mesi scorsi, ma di certo non si tornerà ai valori pre-guerra. Produrre costerà di più e bisogna prepararsi. Il trend è chiarissimo: potremo avere una fase di rallentamento o recessione tecnica, ma il mondo non finisce. Diamoci delle prospettive positive: se continuiamo a evidenziare le sole difficoltà non vorrei che si finisse per alimentare una profezia negativa. Ricordiamoci che l’Italia cresce più di Germania e Francia, le imprese sono competitive e innovano, il sistema bancario è forte”.