Wall Street: futures poco mossi dopo nuovo scivolone. Focus Fed: cresce ansia tasso terminale
A Wall Street futures Usa poco mossi, all’indomani di una sessione al ribasso. Il Dow Jones Industrial Average è scivolato di 482,78 punti, o 1,4%, a 33.947,10; lo S&P 500 ha perso l’1,79% a 3.998,84, il Nasdaq Composite è arretrato dell’1,93% a 11.239,94.
Male a Wall Street Tesla, il titolo del colosso delle auto elettriche (EV) fondato e gestito da Elon Musk, sulla scia di alcuni rumor di un taglio alla produzione nella fabbrica di Shanghai. Il titolo ha perso il 6,4%.
Giù anche i titoli delle Big Tech, come Amazon e Netflix. La pubblicazione dell’indice ISM servizi di novembre, migliore delle attese, ha alimentato le aspettative di una Fed più hawkish, anche se per ora le previsioni sull’esito della prossima riunione della banca centrale, il 13 e il 14 dicembre, rimangono di un aumento dei tassi di 50 punti base, dopo quattro strette consecutive di 75 punti base, che hanno portato il costo del denaro Usa al top dal 2008, tra il 3,75% e il 4%.
La paura dei trader si sta spostando tuttavia sempre di più dall’entità dei tassi al valore del tasso terminale, ovvero del tasso finale, che lo stesso presidente della Fed Jerome Powell ha detto che potrebbe confermarsi più alto.
Ieri i tassi sui Treasuries a 10 anni sono balzati di quasi 9 punti base, risalendo al 3,588%.