Istat: ad ottobre vendite al dettaglio in calo in valore a -0,4%
Nel mese di ottobre 2022 si stima un calo congiunturale per le vendite al dettaglio (-0,4% in valore e -1,2% in volume). Così l’Istat Le vendite dei beni alimentari diminuiscono sia in valore (-0,1%) sia in volume (-1,5%), così come quelle dei beni non alimentari (rispettivamente -0,5% e -1,0%).
Ad ottobre, rispetto al mese precedente, si registra una diminuzione delle vendite sia in valore sia in volume; la flessione riguarda tanto i beni alimentari quanto i non alimentari. Su base tendenziale, risulta in crescita solo il valore delle vendite dei beni alimentari; prosegue, tuttavia, la diminuzione dei volumi venduti, che per il complesso dei beni si protrae per il quinto mese consecutivo.
“Una gelata sul Natale! Al di là del miraggio delle vendite annue in rialzo, dovuto solo all’inflazione che gonfia il valore delle vendite, i consumi reali stanno precipitando. Il carovita ha svuotato le tasche degli italiani, che saranno costretti a usare le tredicesime per saldare le bollette di luce e gas. Un Natale in bianco assicurato. Le famiglie sono già costrette a stringere la cinghia e a mangiare meno. Scendono, nonostante i prezzi saliti alle stelle, persino le vendite alimentari in valore, -0,1% su settembre, mentre quelle in volume crollano del 7,9% su ottobre 2021, con un gap rispetto a quelle in valore (+4,7%) di 12,6 punti, una voragine! ” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, le vendite alimentari di ottobre in volume, nei dati grezzi, sono inferiori addirittura dell’8,5% su ottobre 2020.
“Il Governo deve rivedere totalmente la manovra, puntando sull’aumento del reddito disponibile delle famiglie, non solo di quelle numerose o dei poveri assoluti, ma anche del ceto medio, oramai troppo impoverito dal rialzo delle spese obbligate, altrimenti il rallentamento della crescita si trasformerà in breve tempo in recessione” conclude Dona.